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    03/07/2024

Un terribile boato

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura6_torino_faceb.jpgTORINO – Sono tante le sensazioni che si possono vivere nell'anniversario del disastroso terremoto dell'Irpinia, anche da lontano. È un giorno particolare, che genitori e professori hanno sempre spiegato e raccontato, invitando noi giovani generazioni a coltivare la memoria di un evento tragico che, 41 anni fa, ha cambiato la storia, indirizzando anche il nostro presente.

È lo studio di una storia piuttosto recente, allora, ma che non possiamo considerare solo una pagina del passato. Il terremoto è sempre nel ricordo dei vivi, nel dolore che si rinnova intatto, pensando alle oltre 3mila vittime, è nello sconvolgimento sociale e urbanistico che ha determinato e che è stato raccontato anche per l'ingente stanziamento di fondi da parte dello Stato.

E proprio nel capoluogo piemontese viene svolto, con grande coraggio, un esperimento continuo di rievocazione del sisma dell'Irpinia, grazie ad un gruppo Facebook che proprio in questa settimana ha raggiunto il traguardo dei cinquemila iscritti. Si chiama “Un terribile boato”, chiaramente rifacendosi a quel minuto di terrore del 23 novembre 1980, quando alle 19.34 la terra si squarciò con un rumore da fine del mondo, seminando lutti e distruzione.

Ad averlo promosso è un cittadino lionese da tanti anni residente a Torino. Si chiama Antonio Alifano, ha lavorato per decenni al Comune di Torino, ed ora che è in pensione si dedica molto a questa pagina che si arricchisce – ogni giorno – di tante testimonianze dall'Irpinia, dall'Italia, anche dall'estero. Ricordi, rievocazioni, fotografie, immagini, pensieri. Davvero un caleidoscopio particolare ed interessante che, sfruttando la potenza di Facebook, tiene unite su questo tema persone in tutto il mondo.

Partendo da Torino, dove vive una folta comunità di irpini per motivi di studio e lavoro (è stata appena eletta vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria, fieramente originaria della provincia di Avellino), il gruppo si propone una circolarità di emozioni e informazioni. Sulle sue pagine sono stati infatti pubblicati ricordi di volontari del Nord che operarono in Irpinia nell'80, pensieri, poesie. Si sono operati ricongiungimenti, a distanza di decenni, di persone che si conobbero in quella drammatica circostanza, sicuramente la tragedia della storia repubblicana che ha causato più morti, feriti e distruzioni.

E nel giorno del 41° anniversario, in bacheca di “Un terribile boato”, campeggia il tema della giornata: “Per non dimenticare - 23 novembre 1980”. Mentre è in cantiere una ambiziosa iniziativa, quella di un gemellaggio tra Lioni, epicentro irpino del terremoto (insieme a Sant'Angelo e Conza), e la città di Torino.

 

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