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    03/07/2024

Pasquale Stiso/Edito in Usa il libro sul poeta-sindaco di Andretta

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Pasquale StisoAVELLINO – Pasquale Stiso’s “True Story” and Other Works: A Critical Introduction and Bilingual Edition (La “storia vera” e altre opere di Pasquale Stiso: un’introduzione critica e un’edizione bilingue) è il titolo del volume appena pubblicato negli Stati Uniti dalla casa editrice di New York Bordighera Press sul poeta irpino (1923-1968) che fu sindaco di Andretta e consigliere provinciale, eletto nel collegio di Calitri, e avvocato del Foro di Avellino.

Gli autori sono due quotati docenti universitari nordamericani: Laura Ruberto (Università di Berkeley) e Pasquale Verdicchio (Università di Toronto), il quale insieme allo scrittore irpino Sandro Abruzzese ha curato la prefazione al libro di Paolo Speranza Il poeta ritrovato. Il Sud universale di Pasquale Stiso tra impegno politico e letteratura (Mephite, 2018).

Il libro edito negli Usa ricostruisce la figura e l’opera letteraria di Stiso, analizzando soprattutto il suo racconto Questa è una storia vera, o forse no, pubblicato nel 1962 sulla rivista “Il Foro Irpino”, dal quale è tratto uno degli episodi del film La donnaccia (1963), di cui lo stesso Stiso e il suo amico e compagno di partito Camillo Marino (fondatore di “Cinemasud” e del “Laceno d’Oro”) hanno scritto il soggetto.

Il libro è infatti corredato da immagini del film La donnaccia a Cairano, oltre che di Stiso, e da foto scattate dall’antropologo Frank Cancian nel 1957 a Lacedonia.

La storia di un’emigrazione in America sognata ma non realizzata (il protagonista, il contadino irpino Michele, viene truffato da un faccendiere e anziché a New York sbarca a Napoli) presenta molte analogie con il racconto di Leonardo Sciascia Il lungo viaggio, scritto pochi mesi dopo quello di Stiso ma ovviamente molto più conosciuto.

“Paolo Speranza, nel volume italiano Questa è una storia vera o forse no: Il “sogno rubato” di un migrante italiano, per primo ha notato le connessioni tra gli scritti di Sciascia e Stiso”, scrive Laura Ruberto, citando il libro edito nel 2013 da Mephite con una intensa prefazione di Enrico Fierro intitolata Quando i comunisti erano poeti.

Scrive inoltre la Ruberto: “Il racconto di Pasquale Stiso ci offre spunti di riflessione e ci aiuta a sbrogliare la matassa aggrovigliata ancora in evoluzione della diaspora italiana”.

Secondo Verdicchio, il racconto e le poesie di Stiso rivelano “un Sud dove oggi, anche se le categorie e la terminologia saranno cambiate, non sono più i politici e i burocrati a parlare di quel mondo, ma la stessa gente comune che racconta la sua civiltà dandole legittimazione ed autonomia culturale”.

Il libro della Bordighera Press sarà presentato in estate anche in Italia e naturalmente in Irpinia: ad Andretta (dove la casa natale di Stiso, per un accordo fra la famiglia e il Comune, è diventato un centro di accoglienza per donne e bambini profughi o vittime di violenza) e ad Avellino al cinema Eliseo (che ospita la biblioteca intitolata a Pasquale Stiso) insieme ai volumi Il poeta ritrovato e La terra che amiamo, antologia delle opere di Stiso edita da CinemaSud a cura di Paolo Speranza con la prefazione di Teresa Stiso.

La riscoperta di Pasquale Stiso

A sancire la riscoperta di Stiso, sulla scia della prima antologia dei suoi scritti, Terra d’Alta Irpinia (pubblicata nel 1998, a trent’anni dalla scomparsa, su iniziativa e a cura di Paolo Speranza, in un’edizione in sinergia tra Provincia di Avellino e Pro Loco di Andretta), hanno contribuito i volumi Un’avventura neorealista. Il film La donnaccia a Cairano, edito da Mephite, con prefazione di Franco Dragone, e L’occupazione delle terre in Alta Irpinia 1945-1950 (edito da Cgil irpina e Associazione “Tempi Moderni Avellino” nel 2001, con prefazione di Sergio Cofferati), entrambi a cura di Paolo Speranza, come le pubblicazioni edite da Mephite nel 2013: l’antologia degli scritti politici di Stiso, Giustizia per la mia terra; la raccolta dei testi poetici Ed il giorno è venuto; e il racconto Questa è una storia vera, o forse no, con la prefazione di Enrico Fierro.

Nel 2018, cinquantennale della scomparsa, l’Irpinia ha ricordato Stiso con varie iniziative:

ad Andretta con un’iniziativa del Comune e con l’evento “Sempre”, curato da Teresa Stiso;

a Calitri lo Sponz Fest diretto da Vinicio Capossela ospitò la presentazione della monografia Il poeta ritrovato e dell’antologia La terra che amiamo, con gli interventi di Vito Teti, Teresa Stiso, Sandro Abruzzese e Paolo Speranza;

ad Avellino con l’intitolazione della biblioteca del cinema Eliseo, su iniziativa delle associazioni cinematografiche con la collaborazione e gli interventi dell’assessora alla Cultura Michela Mancusi e di Carlo Tedeschi, genero di Stiso, in rappresentanza della famiglia del sindaco-poeta.

 

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