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    22/07/2024

Montella, due volumi per ricordare la figura e l’opera di Ferdinando Cianciulli

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura6_cianciulli_loc.jpgMONTELLA – “A cento anni dall’assassinio di Ferdinando Cianciulli riteniamo doveroso ricordarlo perché uomini come lui hanno segnato la nostra storia culturale e politica e diventati patrimonio collettivo di una comunità, testimonianza fondamentale per i più giovani”, così il Comune di Montella omaggia il suo concittadino illustre.

Questa è la motivazione che, su sollecitazione di Mario Garofalo e Paolo Saggese, ha dato vita, nei primi mesi dello scorso anno, al Comitato d’onore per il centenario della morte di Ferdinando Cianciulli a cui hanno aderito Francesco Barra, Giuseppe Iuliano, Generoso Picone, Cecilia Valentino e Anna, Adriana e Raffaele Dello Buono, nipoti di Ferdinando Cianciulli.

Per la celebrazione dell’evento il Comitato ha lavorato alla stesura di questi due volumi, un “corpus” di saggi e di documenti che consegnano un profilo “a tutto tondo” del politico e del pubblicista che ha segnato la vita sociale, culturale e politica di Montella e dell’Irpinia tutta.

Le due pubblicazioni saranno presentate in un convegno in programma il 14 aprile alle ore 17:00 presso il Teatro “Adele Solimene” di Montella ed hanno il considerevole merito di arricchire il patrimonio culturale irpino di elementi storico-sociali nuovi o ancora non del tutto esplorati.

I due volumi dedicati a Cianciulli

“Ferdinando Cianciulli. Passione e ideologia. Scritti scelti” è stato interamente curato da Mario Garofalo e propone una selezione completa degli scritti, con una appendice sulla storia del Partito socialista irpino dal 1900-1922, di cui è stato fondamentale protagonista.

“Ferdinando Cianciulli Martire del socialismo A cento anni dal suo assassinio (22 febbraio 1922-22 febbraio 2022) – Con un omaggio a Giovannina Morrone” è stato curato da Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano con saggi di Francesco Barra, Generoso Picone e Cecilia Valentino.

Aggiornamento del 15 aprile 2022, ore 11.53 – Una serata tutta da ricordare quella di ieri sera al Teatro “Adele Solimene”, dove si è ricordata una figura di spicco della storia d’Irpinia. Non solo un omaggio voluto dal comitato d’onore, che ha avuto il patrocinio morale del Comune di Montella, della Provincia di Avellino e del Centro di ricerca Guido Dorso, ma una commemorazione ed un ricordo a cui si è unita la comunità locale, considerato il numero delle presenze alla manifestazione. I familiari Anna, Adriana e Raffaele Dello Buono, anch’essi componenti del comitato, non hanno trattenuto la commozione nel ricordare la figura, anche grazie alle parole del Cianciulli stesso, recitate magistralmente dall’attrice Melissa Di Genova, accompagnata da Annachiara Varallo al sassofono.

Erano presenti, gli autori dei due volumi: Paolo Saggese, Giuseppe Iuliano, Cecilia Valentino, Generoso Picone e Mario Garofalo con anche il vice governatore della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ed Enzo De Luca.

Le parole di Gianni Festa, direttore de “Il Quotidiano del Sud” che ha ricordato quanto fosse importante la scrittura nei tempi in cui visse ed operò il Cianciulli, anche mettendo in luce il suo ruolo di pubblicista. Un grande successo per l’iniziativa, dovuto anche alla qualità degli interventi e a quella dei due volumi presentati: “Ferdinando Cianciulli. Passione e ideologia. Scritti scelti”, curato interamente da Mario Garofalo che nel corso dell’evento ha incuriosito il pubblico con episodi significativi della storia   che fino al 1922 ha portato Ferdinando Cianciulli a rappresentare i socialisti, non solo a Montella, ma in Irpinia

Il secondo volume presentato ieri a Montella è quello scritto e curato da Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano dal titolo: “Ferdinando Cianciulli Martire del socialismo A cento anni dal suo assassinio (22 febbraio 1922 – 22 febbraio 2022) – con un omaggio a Giovanni Morrone”, che racchiude saggi di Generoso Picone, Francesco Barra e Cecilia Valentino.

Proprio la Valentino si è concentrata, nel suo intervento al teatro di Montella, sulla figura di Giovannina Morrone, donna, maestra ed anche scrittrice. Sono stati infatti ricordati i suoi scritti sul giornale “Il Grido”, sul ruolo delle donne. Dello stesso tema, ma non solo, ha parlato anche Paolo Saggese, uno degli animatori del Comitato, che con la nipote di Ferdinando Cianciulli Anna Dello Buono, ha voluto fortemente questo omaggio

Possiamo tutti dire, come del resto è emerso ieri sera, che fosse un” omaggio dovuto” anche per la posizione assunta dal Cianciulli in quei tempi alla guerra e quindi il ruolo nel partito Socialista.

Giuseppe Iuliano, altro componente del Comitato, ha omaggiato con una lettera il Cianciulli, in lui immedesimandosi e traendo orgoglio dal ruolo che ha avuto nell’aver contribuito con un suo saggio ad uno dei volumi

Generoso Picone, componente anch’egli del comitato d’onore, si è unito al discorso del ricordo aggiungendo anche una sua visione del contesto giornalistico dell’oggi, soffermandosi su come è cambiata l’informazione rispetto a quando Cianciulli ha svolto questa attività.

Da remoto è intervenuto anche il prof. Nunzio Cignarella vice presidente del Centro di ricerca Guido Dorso, che nel 1986 aveva pubblicato un lavoro di Mario Garofalo su Ferdinando Cianciulli, ha riservato agli autori dei volumi parole di apprezzamento per il risultato realizzato dal comitato con le pubblicazioni. Non a caso entrambi i volumi hanno ricevuto il patrocinio morale del Centro

Le conclusioni sono state affidate al vice governatore della giunta della Campania Fulvio Bonavitacola che da originario di Montella, alla cui comunità è rimasto sempre molto legato, ha voluto ricordare alcuni personaggi locali che pure erano stati evocati nei lavori di stasera ma che erano presenti anche nei racconti dei suoi nonni. Ha parlato di cosa ha rappresentato Cianciulli all’epoca e quale è il messaggio che può ancora trasmettere.

Si è detto convinto che se non fosse stato privato della vita da mano assassina a soli 41 anni “avrebbe potuto arrivare ad essere uno dei politici nazionali di maggiore spicco” nell’età postfascista, nell’Italia repubblicana.

In definitiva si può affermare senza tema di smentita che l’obiettivo che il comitato d’onore si era dato l’anno scorso sia stato pienamente raggiunto e Ferdinando Cianciulli degnamente ricordato a cento anni dal suo assassinio.

Il Comitato d’onore per il centenario dell’assassinio di Ferdinando Cianciulli

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