AVELLINO – Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, oggi al “Laceno d’Oro”, il festival cinematografico che il poeta-regista contribuì a fondare nel 1959, con Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio: alle 18.00, al cinema Eliseo di Avellino, presentazione del libro Geografie pasoliniane. Incontri, tracce, passaggi, edito da la Valle del Tempo, casa editrice di Napoli, a cura di Paolo Speranza, storico del cinema, con i contributi di 24 autori (cineasti, testimoni, studiosi) e un’antologia critica che recupera testi dimenticati su Pasolini di Domenico Rea, Filiberto Menna e altre firme.
Il libro è un percorso originale e in parte inedito nel “pianeta Pasolini”, intrecciando alcuni temi portanti del suo itinerario poetico, tra letteratura e cinema, giornalismo e impegno civile, e il rapporto fisico e intellettuale con i luoghi della sua formazione (Bologna, Roma, il Friuli) e poi con i Sud dell’Italia, dell’Europa e del mondo.
Un rilievo particolare è attribuito nei saggi di questo volume al rapporto complesso e proficuo con le realtà della Campania e del Mezzogiorno, da Napoli alla “terra dell’osso”, culminato nella sua lettura antropologica del Vangelo secondo Matteo e del Decameron e nella partecipazione attiva all’utopia vincente del “Laceno d’Oro”, e all’impronta indelebile che Pasolini ha lasciato, con la sua umanità e la sua arte, nell’Europa orientale e in paesi di antica cultura come il Marocco, l’Iran, il Brasile.
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Paolo Speranza (1962), insegnante, storico del cinema e giornalista, dirige “Cinemasud” e collabora a “Cinecritica”, “la Repubblica” e a riviste nazionali ed europee. Ha scritto e curato volumi, mostre e convegni di cultura cinematografica, storia contemporanea, letteratura meridionalista, giornalismo, narrativa di viaggio.
Tra i suoi titoli più recenti, le monografie Dante e il cinema e sul film Riso amaro.