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    03/07/2024

Il coraggio tradito. Al circolo della stampa la presentazione del libro di Perone su don Riboldi

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura6_don_riboldi.jpgAVELLINO – Don Riboldi. Il coraggio tradito (Edizioni San Paolo con prefazione di mons. Antonio Di Donna) è il titolo del saggio-romanzo di Pietro Perone, caporedattore de Il Mattino di Napoli, che sarà presentato giovedì prossimo, 12 gennaio, alle 17.30, al circolo della stampa di Corso Vittorio Emanuele, nel centenario della nascita (1923-2023) di un protagonista della storia italiana, don Antonino Riboldi, vescovo di Acerra dal 1978 al 2000, spentosi all’età di 94 anni nel dicembre del 2017.

Dopo i saluti del presidente della Provincia Rizieri Buonopane dialogano con l'autore Aldo Balestra, vice caporedattore de Il Mattino, il parlamentare avellinese Gianfranco Rotondi e monsignor Arturo Aiello, vescovo di Avellino.

A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa – si legge in una nota – il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana. La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo e in polemica con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, alla gente comune e faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale.

La lotta di mons. Riboldi fu efficace? Non del tutto. Essa avviò una presa di coscienza indispensabile per i successi giudiziari contro la camorra, ma restò anche, in parte, inascoltata perché egli voleva una riforma del vivere civile di Napoli, di tutta la Campania e del Mezzogiorno.

Oggi i luoghi del vescovo sono tristemente noti come “Terra dei fuochi”, dimenticati dallo Stato e avvelenati da nuovi e feroci criminali. Simbolo di una lunga storia di coraggio e di grandi tradimenti.

Pietro Perone, giornalista, è stato negli anni Ottanta uno dei “ragazzi” di don Riboldi. Caporedattore de Il Mattino di Napoli, segue le vicende politiche del nostro Paese, dopo essersi occupato di criminalità organizzata e aver seguito l’inchiesta sul delitto del collega Giancarlo Siani che ha portato alle condanne di mandanti e killer. Il dovere della verità come il vescovo ha insegnato.

Di don Riboldi il nostro giornale ha ospitato più di un intervento. Fu grande amico dell’Irpinia e in occasione dell’evento culturale di giovedì riproponiamo la lettura di un suo articolo scritto nel quarto anniversario del terremoto del 23 novembre del 1980.

Don Riboldi e l’Irpinia. E’ stato fatto tutto il possibile?

 

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