AVELLINO – Saranno gli storici dell’arte Arturo Carlo Quintavalle e Pierluigi Leone De Castris, il medievalista Enrico Cuozzo e la soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino Maura Picciau a presentare, il prossimo 6 giugno, presso la sala convegni del complesso monumentale dell’ex carcere borbonico, il volume di Francesco Gandolfo e Giuseppe Muollo Arte medievale in Irpinia, Artemide edizioni.
Il volume (336 pagine di grande formato, ricco di 399 immagini a colori) affronta per la prima volta, in maniera scientifica ed organica, le origini e lo sviluppo dell’arte medievale in Irpinia dal V-VI secolo d.C. fino alle soglie dell’età moderna. Mille anni di storia del territorio e della sua molteplice produzione artistica - monumenti, chiese, sculture e dipinti - sottoposta a ricognizione capillare e studio sistematico e approfondito che fa del volume Arte medievale in Irpinia un’opera di capitale importanza per la comprensione e la conoscenza della regione e delle sue espressioni artistiche e culturali.
Ricco e completo l’arredo fotografico che testimonia con puntualità le presenze artistiche distribuite sul territorio irpino nelle varie età, da quella paleocristiana e longobarda (Chiesa di Sant’Ippolisto di Atripalda, chiesa dell’Annunziata di Parata Principato Ultra) a quella normanna (Collegiata di Santa Maria Maggiore e museo di arte sacra di Mirabella Eclano, cattedrale di Montemarano), da quella federiciana (Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi) alla sveva (Museo dell’abbazia di Montevergine), alla angioina (Chiesa dell’Assunta di Montecalvo), alla crisi del secondo Trecento (Candida, chiesa dell’Assunta) fino al tardo gotico (Trevico, cattedrale).
