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    03/07/2024

De Sanctis e Settembrini, studiosi a confronto sui protagonisti della nuova Italia

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura2_settembrini.jpgNAPOLI – Come congiuratore subì il carcere duro, dopo la restaurazione borbonica del 1849, nel carcere di Montefusco, lo Spielberg d’Irpinia, insieme con altri famosi patrioti tra cui Carlo Poerio, Michele Pironti, Sigismondo Castromediano, Niccola Nisco; come intellettuale e uomo di lettere, oltre che come autore delle celebri Ricordanze, tra i capolavori della memorialistica ottocentesca, e docente di letteratura italiana presso le Università di Bologna e di Napoli, fu un protagonista, insieme con Francesco De Sanctis, il grande letterato di Morra autore della Storia della letteratura italiana, di cui fu grande amico, della vicenda culturale della nuova Italia che stava venendo fuori all’indomani dell’Unità; come politico fu eletto senatore del Regno d’Italia. Sarà dedicato a Luigi Settembrini, nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017), il convegno di studi promosso dalle Università Federico II e di Cassino e in programma, nella giornata di giovedì 7 novembre, a Napoli.

“Le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità italiana appena concluse – si legge in un comunicato – hanno lasciato irrisolte una vastità di questioni e definitivamente relegato in una antiquata dimensione museali personaggi centrali della nostra complessa storia risorgimentale. Luigi Settembrini, tra i protagonisti della lotta politica per la costruzione della nuova Italia, letterato, polemista e memorialista di rilievo internazionale, prima congiuratore e poi illustre docente di letteratura italiana dal 24 ottobre 1861 alla morte presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, è una delle vittime più significative di una retorica molto spesso orientata a consolidare beatificazioni ma anche a marginalizzare volti, fatti, storie che pure meriterebbero rinnovate indagini storiografiche e riflessioni critiche nuove. Settembrini, che ebbe l'indiscusso merito con la stesura della Protesta del popolo delle Due Sicilie, apparsa nel 1847, di aprire il fuoco contro l'ancien régime e i mali del potere assoluto in una società arcaica e arretrata come quella meridionale alla vigilia di epocali trasformazioni, costituisce l'esempio e la metafora di una esclusione per tanti versi inspiegabile dal pantheon della democrazia italiana. Il convegno di studi “Voi non avete ancora conosciuto quest'uomo”. Luigi Settembrini patriota e scrittore (1813-2013), opportunamente proposto dai professori Toni Iermano e Pasquale Sabbatino nell'ambito delle iniziative per le celebrazioni desanctisiane, si pone come obiettivo centrale il ripensamento sia della sua attività politica che della sua vasta, articolata attività letteraria. I lavori si terranno giovedì 7 novembre in mattinata presso l'aula Pessina dell'edificio storico della Federico II e nel pomeriggio nella sala congressi della Società Napoletana di Storia Patria in Castel Nuovo. L'iniziativa, che si svolge sotto l'Alto patronato della Presidenza della Repubblica, è il frutto di una proficua collaborazione scientifica tra varie università italiane e straniere, la Società Napoletana di Storia Patria, l'Accademia di Scienze Lettere ed Arti in Napoli e il Gal Cilsi - Parco letterario® Francesco De Sanctis. La precisa scelta di usare nel titolo una attualissima considerazione critica di Francesco De Sanctis espressa nelle Parole in morte di Luigi Settembrini, vuole rendere chiara la necessità di aprire una stagione di studi intorno a questa figura, senza fraintendimenti o comode reiterazioni di giudizi antiquati. I curatori dell'iniziativa, i proff. Iermano e Sabbatino, quindi ritengono che "la giusta ricollocazione dell'opera settembriniana nel paesaggio letterario e politico dell'Ottocento può contribuire alla riapertura di un fertile confronto interdisciplinare per la più concreta conoscenza della storia italiana contemporanea e di quel fronte democratico che nel Regno delle Due Sicilie tentò di avviare il Mezzogiorno lungo i difficili e talora interrotti sentieri dell'unificazione civile e culturale del Paese. Sul piano strettamente culturale non si può non tener conto che Settembrini fu l'autore delle Ricordanze della mia vita, un documento esemplare del nostro Risorgimento e un classico del memorialismo politico del secolo diciannovesimo. Inoltre i notissimi legami umani, intellettuali e politici tra Settembrini e De Sanctis motivano la scelta d'inserire questo convegno nel più vasto programma delle celebrazioni desanctisiane".

Al convegno parteciperanno studiosi delle università di Napoli Federico II, di Cassino e del Lazio meridionale e di Torino. Le relazioni saranno tenute da Paolo Macry, Toni Iermano, Laura Nay, Isabella Valente, Pasquale Sabbatino, Clara Allasia, Costanza D'Elia, Mariolina Rascaglia, Giuseppe Varone e Vincenzo Caputo. Concluderà il convegno una tavola rotonda cui parteciperanno Renata De Lorenzo, Paolo Macry, Toni Iermano e Pasquale Sabbatino”.

 

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