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    03/07/2024

Ariano Irpino tra tv e terremoti, in un video come eravamo

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Una veduta di Ariano Irpino con due immagini di Piazza Plebiscito e della Cattedrale nel 1960ARIANO IRPINO – Tre date, tre eventi, tre epoche: il terremoto del Vulture del 1930, la partecipazione della città di Ariano Irpino a Campanile Sera, un gioco televisivo spensierato del 1960 (con tanto di presentazione sugli schermi della Rai di un breve filmato – cfr. Primo piano/sezione video – su Ariano Irpino di allora), il terremoto di due anni dopo (1962), detto appunto di Ariano.

Il terremoto che ebbe come epicentro il vulcano inattivo del Vulture, situato ai confini tra Irpinia, Puglia e Basilicata, ricordò a tanti che la cittadina del Tricolle è posta proprio sulla faglia che spacca il Sud tra Adriatico e Tirreno. In quella circostanza – ricordò molti anni dopo il grande giornalista, allora direttore del Mattino, Giovanni Ansaldo – i militari della divisione di stanza nel Sud furono subito mandati sui luoghi del disastro che presidiarono fin dall’alba del giorno dopo. Grande segnale di efficienza. Peccato, aggiunse Ansaldo, che lo Stato non seppe capire la logica della ricostruzione in zona sismica tanto che con la scossa del 1962 tutti i problemi di trent’anni prima si riproposero.

Nel 1962, per la precisione il 21 agosto, il sisma ebbe come epicentro proprio l’Arianese. Due anni prima, luglio 1960, la città del Tricolle aveva tentato di stare dentro il clamore della rumorosa crescita italiana durante il boom economico partecipando alla popolarissima trasmissione Rai (allora unica televisione in Italia) Campanile Sera, ovvero la disfida – sul piano culturale – tra due Comuni. Il Comune avversario era Monreale, il centro siciliano in provincia di Palermo, che stravinse l’incontro. Cittadine allora ignote a quasi tutti gli italiani che ne vedevano le immagini per la prima volta in tv attraverso un breve filmato che, per quanto riguardò Ariano, mostrò l’imponente castello normanno, la stupenda villa comunale (uno dei più belli tra i giardini pubblici della Campania) ed anche i non lontani scavi di Aeclanum. I filmati Rai sul terremoto del ’62 mostrano anche il ministro dei Lavori pubblici, l’irpino Fiorentino Sullo,che illustra ai sindaci della zona le linee per la riparazione e la ricostruzione delle case.

Così come ci sono altre immagini che mostrano il presidente della Repubblica di allora, Antonio Segni, in visita ad Ariano e ad Avellino. Per la  verità Segni visitò anche Melito Irpino dove fu portato da una folla che dirottò il suo corteo verso il loro Comune destinato, insieme con Apice, in provincia di Benevento, ad essere delocalizzato. Immagini su quella visita improvvisata sono state colte e custodite per decenni da un cineoperatore di Melito, il signor Nicola Di Pietro. Quelle immagini sono state mandate in onda quattro anni fa, su gentile concessione del signor Di Pietro, dal Tg Campania, per una rubrica dedicata ai Comuni della nostra regione.

Per rispetto della verità bisogna ricordare che ad Ariano (che già nel 1962 aveva perduto la Cattedrale - rimessa in piedi e riaperta ai fedeli ben vent'anni dopo - ed un suo rione) non fu risparmiato nulla neppure dal terribile terremoto del 23 novembre 1980 quando il campanile della Cattedrale, a ridosso del palazzo vescovile, crollò dopo una torsione rovinando con i suoi mattoni e le sue campane su una Piazza Plebiscito piena di gente che fortunatamente si accorse per tempo della caduta e si mise in salvo sull’altro lato. La torre-campanile è stata ricostruita mattone su mattone mentre il castello è oggi un bel museo sulla civiltà normanna.

 

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