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    03/07/2024

Le bella estate: a confronto sull’accoglienza e serata con la musica dei Beatles

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura2_bel_esta14.jpgAVELLINO – La bella estate: giornata ricca di appuntamenti quella di domani. Due sezioni, mattina dalle 9.30, pomeriggio dalle 15.30, presso la sala della Camera di Commercio, per il   convegno “Dalla città giardino alla città dell’accoglienza”, una riflessione approfondita sul ruolo che la città di Avellino dovrebbe ritagliarsi per non restare esclusa dai grandi movimenti commerciali e turistici che toccano, invece, tutte le altre province della Campania.

L'accoglienza – si legge in un comunicato – è da sempre il tratto distintivo del sistema ospitale del nostro Paese. Oggi, proprio mentre assistiamo ad un maggiore bisogno di accoglienza e di relazionalità da parte della domanda, l'approccio tradizionale italiano, in gran parte spontaneo, mostra non pochi limiti. Per essere accoglienti, all'interno di un territorio come all'interno di una azienda occorre infatti che l'accoglienza sia condivisa, manifestata esplicitamente, e poi "gestita"; tre condizioni che rischiano di non essere sempre garantite. Questo scenario spinge a riflettere sulla necessità di sensibilizzare i vari soggetti e le istituzioni coinvolte, e a prevedere attività di formazione, di aggiornamento e di innovazione. Partendo dall’idea dell’editore Fortunato Iannaccone (Mephite) lanciata dalla colonne del quotidiano Ottopagine, il convegno tenta di far “dialogare” i diversi attori sociali che possono legare le proprie esperienze professionali all’obiettivo di fare di Avellino la città dell’accoglienza. Alla base vi è l’idea di proporre e discutere il modello di una città, Avellino, con una posizione strategica che nessuno dei capoluoghi della regione può vantare. Da Avellino in 40 minuti si raggiungono le mete più belle e interessanti della Campania: Napoli, Pompei, la costiera amalfitana, Salerno, Paestum, il Cilento, Caserta con la bellissima reggia, Benevento con l’arco romano più bello al mondo e lo stesso entroterra irpino. Inoltre Avellino, anche per le sue dimensioni ridotte, è un città quasi esclusa da quel circuito criminoso che ruota intorno ai grandi centri urbanizzati. Il progetto nasce proprio per fare in modo che l'accoglienza non sia affrontata solo in maniera spontanea. Gli obiettivi sono quelli di ridare centralità alla città di Avellino e soprattutto al tema dell'accoglienza nel sistema dei servizi, del commercio e del turismo, facendo leva su competenze adeguate e professionalità, oltre che sulle nuove tecnologie. Per tutto questo, perché il nostro sistema di accoglienza resti in sintonia con una realtà in continuo cambiamento, abbiamo delineato un percorso fatto di incontri, iniziative pubbliche e progetti di formazione.

Alle 19.00 la seconda delle Meditazioni del gusto, formaggi e mieli con degustazioni guidate. Seconda Meditazione nella quale le eccellenze casearie irpine saranno in abbinamento con le intonazioni paradisiache dei mieli di acacia, castagno e millefiori.

E infine, dalle 21.30, in terrazza, la grande serata musicale tutta dedicata ai Beatles, Exotic Beatles. Un evento - si legge ancora - da non perdere questo primo appuntamento con Le storie di musica di Michele Acampora e Benny Nazzaro che già lo scorso anno ha fatto registrare un grande successo tra gli appassionati di musica di ogni età. Nella scorsa edizione de “La bella estate” la prima storia di musica fu dedicata alle versioni italiane delle canzoni dei Beatles. Quest’anno tocca al “resto del mondo”, con una selezione di brani che faranno da contorno all’esibizione dei Four no One. Tra le migliaia di cover ascolteremo quelle più intriganti, rigorosamente in lingue diverse dall’inglese, attraversando quattro continenti. L’Oceania, anglofona, resterà esclusa. Da “Please please me” degli spagnoli Los Sìrex alla “Hey Jude” in Swahili degli Assagai, avranno spazio mostri sacri della Francia yè yè, come Johnny Hallyday e Richard Anthony, leggende del beat iberico e brasiliano quali Los Mustang, Los Gatos Negros o Renato e seu Blue Caps ed illustri sconosciuti o meteore della discografia degli anni ’60, che canteranno le canzoni del quartetto di Liverpool in cinese, giapponese o tedesco, a testimonianza dell’invasione planetaria operata dal gruppo. Le immagini selezionate e montate da Benny Nazzaro daranno colore ai suoni dei dischi. A seguire, sempre all’insegna dei 4 di Liverpool, il concerto dei Four no One.

 

Sulla scena musicale avellinese da più di 20anni, i 4 No One propongono riarrangiamenti delle canzoni dei Beatles. Il quartetto è formato da Carmine Marrone (Chitarra e Voce), Francesco Fusco (Basso e Voce), Flavio Sibilia (Batteria e Voce) e Sergio Perotta (Chitarra). La formazione, durante le loro esibizioni, presenta non solo l’aspetto elettrico della band di Liverpool, ma anche quello acustica. Senza ambizioni particolari (la band suona essenzialmente per passione), i 4 No One hanno suonato un po’ in tutta la Campania. Lo scopo essenziale è quello di divertirsi divertendo.

 

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