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    03/07/2024

L’ossessione dei «se» nell’ucronia di Ottaiano

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura2_ucronia.jpgAVELLINO – È  in programma venerdì prossimo, alle 18.00, presso il circolo della stampa di Avellino, la presentazione di Un’Ucronìa, romanzo di esordio di Sergio Mario Ottaiano, ventunenne scrittore mariglianese di adozione, irpino di nascita.

Nelle pagine di Un’ucronìa, edito da Genesi (Torino) – si legge in un comunicato – Ottaiano, racconta la storia di un individuo anonimo e privo di connotate caratteristiche fisiche, rinchiuso in una stanza e costretto ad affrontare il proprio passato. Il protagonista intraprende un viaggio a ritroso nella sua vita attraverso il sogno e l'immaginazione, alla ricerca delle verità che racchiude in se stesso, per affrontare le proprie scelte, i propri rimorsi, le proprie ucronìe. Ucronìa, termine derivante dal greco, vuol dire nessun tempo. Indica ciò che sarebbe potuto accadere se un fatto storico, un avvenimento importante e significativo, fosse andato diversamente. Ogni uomo, vive quotidianamente domandandosi quali possibili vie avrebbe potuto percorrere nel caso in cui avesse deciso di intraprendere scelte differenti da quelle fatte.. Il “se” è ciò che caratterizza l’ucronìa ed è la congiunzione che induce chiunque a riflettere e a pensare. Nella profondità del proprio animo ogni essere racchiude milioni di domande a cui spesso non riesce a dare una risposta e molte di queste iniziano proprio con un se: “se fossi stato…”, “se fossi andato…”, “se avessi scelto…”. Proprio questo particolare aspetto dell’esistenza viene esplorato nel suo libro da Sergio Mario Ottaiano, giovanissimo autore alla sua prima esperienza narrativa.

A presentare il libro saranno Ilde Rampino e Fiorentino Vecchiarelli con lettura di passi a cura di Michele De Rosa.

 

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