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    03/07/2024

Musei in musica 2014/In visita al carcere borbonico con le note della storia

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura2_musei_in_musica.pngAVELLINO – Arie che evocano eventi del passato, melodie che diventano narrazioni storiche, note che si fanno metafora all’interno di una scenografia che raccoglie e amplifica le suggestioni sonore. È quanto accade – si legge in un comunicato – sabato 22 novembre 2014 con la seconda edizione di Musei in musica, un emozionante spettacolo di contaminazione tra musica e memoria ospitato nelle sale del Museo Irpino del Risorgimento al carcere borbonico di Avellino.

Il museo diventa un luogo "da ascoltare" grazie a 60 giovani musicisti impegnati in un’inedita interpretazione cantata e musicata delle collezioni. I visitatori attraverseranno l'esposizione all'interno di un percorso musicale diviso in quattro tappe, accompagnati da un coro di trenta voci e tre diverse ensemble di fiati, archi e musica da camera. Le più importanti musiche dell'Ottocento risuoneranno in un concerto unico, un gioco di specchi tra la storia e la sua rappresentazione sonora. Un'esperienza non convenzionale e certamente suggestiva, grazie alla quale avvicinarsi in maniera inusuale al mondo apparentemente silenzioso del museo.

Musei in musica è un progetto ideato e curato da Mediateur e promosso dalla Provincia di Avellino. Le performance musicali sono curate dai professori Anna Capossela, Caterina D'Amore, Vincenzo Ferrante e Carmela Petitto del Liceo musicale statale “Paolo Emilio Imbriani” di Avellino, che ha aderito con entusiasmo all'invito del Museo Irpino, insieme agli studenti dei corsi del neonato indirizzo musicale ospitato nell'Istituto di via Pescatori.

 

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