AVELLINO – È stato presentato, questa sera, presso l’auditorium del liceo Pasquale Stanislao Mancini di Avellino, il libro“Vita e opere di un “operatore di sogni”. Giuseppe d’Errico, uomo, docente, poeta, scrittore e critico letterario”. Il libro, curato da Giuseppe Iuliano, Teresa Romei, Paolo Saggese, Salvatore Salvatore e Armando Saveriano, raccoglie, in una elegante veste tipografica disegnata dalla Delta3 edizioni, interventi di amici ed estimatori che hanno avuto modo di conoscere e leggere le opere di D’Errico.
Rosanna Martino d’Errico, Giusy e Gerardino d’Errico, il sindaco di Gesualdo Domenico Forgione, Giuseppe Mastrominico, Rita Imbimbo, Francesco D’Episcopo, Nicola Prebenna, Alfonso Cuoppolo, Gerardo Pescatore, Giuseppe Iuliano, fra Roberto Luongo, Edda Forgione, Giovanni Sasso, Biagio Antonielli, Mario Matarazzo, Antonio Mondo, Salvatore Salvatore, Michele Zarrella, Gaetano Abate, Antonio Crecchia, Raffaele La Sala, Armando Saveriano, Roberto Barbato, Angelo Trunfio, Paolo Saggese, Teresa Romei, Carlo Silvestri, Alfonso Nannariello, Luisa Martiniello, Claudia Iandolo, Aurelio Benevento, Mario Gabriele Giordano, Alessandro Di Napoli, Raffaele Barbieri, Domenico Cipriano, Raffaele Della Fera, Gabriele De Masi, Paola De Lorenzo Ronca, Alessandro Iuorio, Ugo Piscopo, Anna Maria Renna, Antonietta Urciuoli, con i loro scritti hanno provato a delineare la sua impareggiabile figura che ha attraversato la cultura meridionale lasciando una impronta indelebile per le future generazioni.
La presentazione, organizzata dall’Università della terza età, dall’amministrazione comunale di Gesualdo, dal Centro di documentazione della poesia del Sud e dall’associazione Logopea, ha fatto registrare la presenza di un numerosissimo pubblico costituito da intellettuali, studiosi, poeti, scrittori e critici letterari.
Il dibattito sulla figura di d’Errico, guidato da Armando Saveriano, ha fatto registrare numerosissimi interventi che ne hanno delineato un eminente profilo. Fra Roberto Luongo ha parlato della sua fede, i presidi Mario Matarazzo e Alfonso Cuoppolo hanno sottolineato il suo amore per la scuola e per la sua terra, Anna Maria Renna, Raffaele Barbieri e Paola De Lorenzo gli hanno dedicato delle poesie, Mario Gabriele Giordano e Alessandro Di Napoli hanno analizzato le sue opere sottolineandone il grande valore, Salvatore Salvatore ha ricordato la sua attività di studioso e di pubblicista, assiduo collaboratore della rivista Vicum, Roberto Barbato ha provato a immaginarlo ancora vivo, Angela Lonardo gli ha indirizzato una commovente lettera, Rita Imbimbo lo ha ricordato come docente dell’Università della Terza età.
Di particolare intensità gli interventi del figlio Gerardino, che ha sottolineato “lo stupore” che assaliva il padre ogni qualvolta si trovava davanti a scenari della natura. Le conclusioni e i futuri progetti sulla figura così poliedrica di d’Errico li ha tracciati Paolo Saggese.
