MILANO – Va animandosi ogni giorno sempre più Piazza Irpinia a Expo 2015. “Un po’ di scienza nella vita di tutti i giorni, viaggio nella storia da Federico II ad oggi" è il tema al centro dell’interessante seminario promosso dal Cesn - Centro europeo di studi normanni - all’interno di Padiglione Italia ed in programma venerdì prossimo con inizio alle ore 15.00.
Ai lavori, che saranno moderati dal giornalista scientifico Pietro Greco, partecipano l’ex ministro dell’Università Ortensio Zecchino, presidente Cesn e di Biogem, professore di diritto medievale e moderno, studioso e autore di numerose pubblicazioni tra cui ricordiamo le Assise di Ariano, un complesso di norme dettate da Ruggero II il Nomanno nel corso di un'assemblea di vassalli tenuta nel 1140 ad Ariano Irpino, ed Antonino Zichichi, professore emerito di Fisica Superiore presso l’Università di Bologna.
Alla fine degli anni Settanta il professor Zichichi, famoso in tutto il mondo per le sue ricerche, incontrò gli studenti di Avellino nella sala Dorso della biblioteca provinciale “Filippo e Scipione Capone” di Corso Europa trattando quello che è uno dei suoi cavalli di battaglia d’ispirazione galileiana, il rapporto tra scienza e fede. Un rapporto che da sempre è stato ritenuto in antitesi e che Zichichi ha sempre ribaltato spiegandone le ragioni. Rifacendosi a Galileo sottolineò convinto: “Scienza e fede non sono in antitesi” rispondendo con il suo eloquio chiaro e divulgativo a più di d’una domanda che in quella occasione gli fu rivolta dagli studenti irpini.
D’altra parte, su questo tema Zichichi ha scritto: «Tutti i giganti della scienza sono sempre stati credenti. La fisica studia la componente immanente della nostra esistenza, mentre la fede riguarda l’aspetto trascendente. L’ateismo dice che quest’ultimo non esiste, ma non lo sa dimostrare. Che la scienza non possa essere in contrasto con la fede, lo rivela il modo in cui è nata la fisica. Cioè dal pensiero di Galileo Galilei, che ha lasciato scritto: «Colui che ha fatto il mondo è più intelligente di tutti, filosofi, matematici e fisici messi insieme. E l’unico modo per sapere come ha fatto a crearlo è porgli delle domande».
