BARI – Una mostra itinerante sta celebrando, nei castelli di Puglia, la figura e la raffinatezza artistica e politica di Federico II, il grande imperatore svevo (Jesi 1194-Castello di Fiorentino 1250), stupor mundi, fondatore dell’università di Napoli e della scuola medica di Salerno, che fece della sua corte, dove fiorì la scuola poetica siciliana, il punto di incontro della cultura araba, bizantina, ebraica e latina.
“Il potere dell’armonia – Federico II – De arte venandi cum avibus” il titolo generale dell’avvenimento che impegnerà, in tre tappe, numerosi studiosi. Autrici della mostra sono state Mariastella Margozzi,, direttore del polo Museale della Puglia, Rosa Mezzini, direttore dei Castelli svevi ed Elena Silvana Saponaro, direttore di Castel del Monte. L’intento è sicuramente quello di far rivivere la grandezza di un popolo che riuscì a dominare garantendo equilibri che hanno gettato basi solide per il futuro europeo.
Alla prima tappa della mostra, che si è svolta a Castel del Monte mercoledì scorso, a partire dalle ore19.00, seguirà quella del castello normanno-svevo di Bari, mercoledì 13 giugno alle ore 17,30. Poi sarà la volta del castello svevo di Trani. Alla mostra sono abbinate sempre musiche scelte dal Maestro Riccardo Muti, scenografie di Pizzi Cannella, apparato scientifico di Anna Laura Trombetti Budriesi con la consulenza scientifica dello studioso irpino Ortensio Zecchino, già ministro dell’Università e della ricerca, che ha anche curato le fotografie. Quest’ultimo ha fondato, ad Ariano Irpino, il Centro di studi normanni che spesso riunisce i maggiori esperti di storia normanna “per dare una visione d’insieme – come lui stesso scrive – del ruolo che i Normanni hanno avuto nelle vicende politiche, nella vita sociale, nel diritto e nell’arte dell’Europa dei primi secoli del II millennio”.