AVELLINO – Nell’ambito delle celebrazioni in onore di Santa Barbara, patrona del corpo, questo pomeriggio, presso il carcere borbonico di Avellino, i vigili del fuoco del comando di via Zigarelli, con in testa il comandante Rosa D'Eliseo, hanno aperto una mostra storica, che per la prima volta con documenti e cimeli rari, spiega come sin dal 1867 si è iniziato a parlare di Guardie del fuoco nel capoluogo Irpino. Fiore all'occhiello dell'esposizione sicuramente è l'elmo del primo pompiere di Avellino, Mario Ramondino. Sarà possibile visitare la mostra anche domani 4 dicembre, giorno di Santa Barbara.
Aggiornamento del 4 dicembre 2018, ore 13.55 – Quest’anno i festeggiamenti in onore di Santa Barbara hanno portato i vigili del fuoco di Avellino nel cuore della città, a contatto con le persone e la vita sociale, e ha previsto due momenti; il giorno tre dicembre, con una esercitazione presso il Corso Vittorio Emanuele, e di seguito l’apertura di una mostra storica presso il carcere borbonico del capoluogo irpino, che ha visto l’esposizione di cimeli e attrezzature in dotazione al 9° Corpo civici pompieri di Avellino sin dagli inizi del 1900.
Oggi, 4 dicembre, le celebrazioni in onore della Santa Patrona hanno avuto come prologo la visita del comandante provinciale Rosa D’Eliseo presso il cimitero di Avellino con la deposizione dei fiori sulle tombe di due vigili del fuoco scomparsi: Generoso Iandolo e Antonio De Fazio.
Alle ore 9,00 presso il Corso Vittorio Emanuele vi è stato lo schieramento degli automezzi, con la conseguente accoglienza delle autorità civili e militari. Alle 10’30 è stata celebrata la santa messa presso la chiesa del Rosario che ha visto la partecipazione, oltre di tutte le autorità, di una numerosa rappresentanza di personale operativo e pensionati insieme alle loro famiglie.
Al termine della celebrazione liturgica e dopo la preghiera di Santa Barbara, il comandante provinciale Rosa D’Eliseo ha tenuto un breve discorso di saluto ai presenti tracciando un bilancio dell’attività svolta durante l’anno. Dopo la lettura dei messaggi augurali dei vertici dell’Amministrazione, presso la sede del comando si è svolta la consegna delle benemerenze al personale operativo e in quiescenza.