AVELLINO – Da Roma, dove all’Art Doc Fest presieduta da Carlo Fuscagni e giunta alla II edizione, ha ottenuto il primo premio nella sezione “Nuovi linguaggi” per "una intelligente contaminazione tra i linguaggi della musica, dell'architettura e del teatro in un filmato intenso e scioccante ambientato in un paesaggio sospeso" [...] a Pesaro, dove, in occasione della 49° mostra internazionale del Nuoco cinema, in programma dal 24 al 30 giugno, sarà presentato al 27° evento speciale “fuori norma” dedicato alla via sperimentale del cinema italiano, il Miserere (cantus) di Antonello Matarazzo, videomaker avellinese con alle spalle già una serie di prestigiosi riconoscimenti per le sue opere, anche al di fuori dei confini nazionali, è destinato a originare emozioni e suggestioni che, al di là della forte partecipazione che suscitano nel pubblico per il tema trattato, che è quello della disabilità motoria, affondano le radici in un’ispirazione che è più vicina alla poesia ed alla dimensione lirica che non al mero fatto tecnico legato alla semplice realizzazione di un filmato.
Né può passare in secondo piano che ad ispirare la processione di disabili del Miserere di Matarazzo ci siano i versi del canto V del Purgatorio, quello in cui Dante, in compagnia di Virgilio, incontra Jacopo del Cassero, Buonconte da Montefeltro, Pia de’ Tolomei: «E ‘ntanto per la costa di traverso/venivan genti innanzi a noi un poco/cantando Miserere a verso a verso». “La terzina dantesca esplicita magistralmente la sinossi del video di Antonello Matarazzo, che è il racconto di una preghiera rivolta alla divinità, affinché dia un senso alla sofferta condizione umana, liberando gli uomini dalla lenta ciclicità della vita e permettendo loro, attraverso un rito di espiazione, il raggiungimento di quel bene superiore che tutto ordina e spiega”.
