AVELLINO – L’attenzione verso le aree marginali, l’impegno civile e politico a sostegno degli ultimi, la passione per il giornalismo e per la fotografia come possibilità di documentare e denunciare una condizione in modo da rendere possibile un riscatto e una rinascita: gli elementi che hanno caratterizzato il percorso di Ettore de Socio saranno al centro della prima edizione del concorso fotografico nazionale “Periferie” che, a due anni dalla morte, la sua famiglia ha promosso assieme all’associazione culturale “Controvento” e con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Avellino.
Domani, venerdì 18 ottobre, alle ore 17:00, nelle sale del Museo presso il carcere borbonico, si svolgerà la premiazione dei vincitori del concorso e l'inaugurazione della mostra.
Aggiornamento del 9 ottobre 2024, ore 13.33 - Il 18 ottobre la fotografia sarà protagonista al Museo Irpino con l’inaugurazione di tre mostre: “Tokai. I bambini di strada di Dhaka” di Marco Giannattasio, l’esposizione dei lavori dei partecipanti al I concorso fotografico “Periferie” 2024 e “Qui vive Jeeg” di Fabio Moscatelli.
Il tema delle periferie sarà il filo conduttore di questo evento che si terrà nella suggestiva sede del complesso monumentale carcere borbonico di Avellino.
Alle ore 17.00, dopo i saluti istituzionali e una breve presentazione delle tre mostre con gli artisti e gli ideatori, ci sarà la proclamazione dei vincitori della prima edizione del concorso fotografico nazionale “Periferie” 2024, organizzato per rendere omaggio all’impegno civile e culturale di Ettore de Socio, scomparso due anni fa. L’iniziativa è promossa dalla famiglia De Socio assieme all’associazione culturale “Controvento” e con il patrocinio dell’amministrazione provinciale di Avellino.
Saranno premiati i primi tre partecipanti nella categoria “Open” e il primo nella categoria dedicata agli studenti degli istituti superiori. Seguirà l’apertura al pubblico delle tre esposizioni.