AVELLINO – Sarà inaugurata domenica prossima, presso il nuovo Terminal 3 dell’Aeroporto Internazionale Gru a Guarulhos, San Paolo, in Brasile, la mostra collettiva d’Arte tematica che vede riuniti per la prima volta i lavori degli artisti Inos e Sandro Corradin, Adelio Sarro, Limaeyro, Michele Angelillo, Antonio Spinosa e Piero Mastroberardino.
Il football – si legge in una nota – è luogo comune in Brasile. È la passione dell’uomo rude, il sogno di un bambino, la speranza di una nazione. È una pausa nella lotta per il pane, nella ricerca di un cambiamento, tra i tormenti della fantasia. È espressione artistica. È arte della forza, della vittoria, del successo, della strategia, del talento. È sport che va oltre lo sport. Arte in sé contraddittoria, che unisce e divide, che promuove insieme amore, odio e indifferenza. Futile eppure complesso, inutile e insieme indispensabile, sempre combattuto tra ragione e follia. È la distrazione dell’alienato e lo spazio della lucidità. Si estende dai discorsi da bar alle speculazioni accademiche, ma poco importa, nessuno è immune al fascino del goal nel paese del patriottismo armato di tacchetti.
Si inaugura al Gru, Aeroporto internazionale Guarulhos di San Paolo, un nuovo spazio espositivo per ampliare gli orizzonti di quanti non desiderano vedere solo pareti spoglie. Nella hall abitano i momenti quotidiani di lavoro, i sogni, i drammi e le gioie di quanti muovono il passo verso proprie mete. Nell'anno della Coppa del Mondo, San Paolo del Brasile si prepara ad accogliere i fans di tutte le nazioni, di tutti gli idiomi. Allo stesso tempo, accoglie chi arriva o chi fugge da ciò che non comprende. Così l'arte si colloca nel bel mezzo di questo andirivieni, per offrire un momento di riflessione sui veri valori che ci consentono di progredire.
In occasione di questa mostra Piero Mastroberardino esporrà un corpus di lavori di recente produzione che rende omaggio al tema dei campionati mondiali di calcio Brasile 2014. È un fascino, quello del calcio, che l’artista subisce sin da bambino, e che qui rende in tratto, essenziale, snello, incurante degli sfondi o dei contorni, in sostanza spensierato, astraendo il gesto dal contesto, che sia una sequenza, una gara, un risultato. Momento puro, da estrarre e ritrarre, fissando attimi fuori dei loro stessi giochi di equilibrio. C’è in quei gesti eleganza, stile, e poi emozioni, rabbie, frustrazioni, ed affiora ovunque l’armonia di una danza. Così nasce questa sequenza di immagini che celebrano la tensione dell’atleta verso l’esasperazione delle proprie attitudini agonistiche, che lo spinge a forzare i limiti fisici del suo stesso organismo. In altri casi l’artista indaga le fasi più dure, anche violente di questo sport, che pur riescono ad acquisire grazia e bellezza nell’espressione dei corpi.
Cenni biografici
Piero Mastroberardino (Avellino, 1966) completati nel 1990 gli studi universitari in campo economico, si dedica alla carriera di ricerca. È oggi professore ordinario in discipline manageriali. Ha pubblicato circa cento lavori scientifici su riviste e collane editoriali nazionali ed internazionali. Parallelamente cura le attività della propria famiglia, impegnata da generazioni nella viticoltura e nella produzione di vini pregiati in terra d’Irpinia, sulle colline della Campania. Si dedica fin da bambino al disegno e alla pittura, e in seguito alla narrativa e alla poesia. Pubblica nel 2011 un romanzo dal titolo Umano errare (Albatros). Ha appena pubblicato una raccolta di poesie, dal titolo All’origine dei sensi (Tracce Edizioni); e nel prossimo autunno sarà dato alle stampe (Homo Scrivens) un nuovo romanzo, ultimato di recente. Ha realizzato numerose mostre personali in Italia, e sono in preparazione alcuni eventi espositivi nazionali e internazionali; sue opere sono presenti in collezioni nazionali e all’estero.