AVELLINO – Sarà dedicato ad Ettore de Conciliis, il pittore avellinese famoso nel mondo per la sua grande produzione artistica, autore del Murale della pace che nel lontano 1965 suscitò l’interessamento della grande stampa nazionale ed internazionale, l’ultimo appuntamento di Arte in scena 2014 con una mostra-omaggio Il giorno e la notte che sarà inaugurata, presente l’autore, il prossimo 8 dicembre nel foyer del teatro Carlo Gesualdo dove rimarrà aperta fino al 9 gennaio del nuovo anno.
Al vernissage interverranno Luca Cipriano, presidente dell’Istituzione teatro comunale, l’assessore alla Cultura del Comune di Avellino Nunzio Cignarella, Modestino Romagnolo curatore della mostra, e Mimma Sardella, storico dell’arte.
Si tratta di un appuntamento molto importante con il quale, per il tramite del teatro Carlo Gesualdo, la città di Avellino rende omaggio ad uno dei suoi figli più illustri nel campo artistico, il maestro Ettore de Conciliis, che giungerà in Irpinia di ritorno da Londra dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico esponendo i suoi dipinti e i suoi paesaggi italiani alla Estorick Collection of Modern Italian Art.
Certo, è trascorso mezzo secolo da quando il Murale della pace scatenò più d’una polemica per la presenza nel grande affresco ospitato nella chiesa di San Francesco, a Borgo Ferrovia, di personaggi che, sullo sfondo di immagini di guerra e nel contempo di pace, compaiono accanto al santo d’Assisi: da Papa Giovanni XXIII a John Kennedy, da Mao Tse Tung a Fidel Castro, da Guido Dorso a Cesare Pavese e Pier Paolo Pasolini. Una lettura della vicenda politico-sociale di quegli anni, quella di de Conciliis, che fu criticata aspramente dai settori più tradizionalisti del mondo cattolico, fino però al placet di qualche tempo dopo venuto sia da parte della commissione d’arte sacra che dello stesso pontefice Paolo VI che riceverà in Vaticano l’artista avellinese.
Numerosi nel tempo i giudizi critici su Ettore de Conciliis. Tahar Ben Jelloun, scrittore e poeta marocchino: «Pittore della nuance, della finezza, dei dettagli che affermano la verità». Uto Ughi, violinista: «Nella sua pittura c’è poesia e nella poesia il ritmo, la musica». Vittorio Sgarbi, critico d’arte: «L’attesa di una contemplazione pacificatrice della Natura e un’armonia cosmica permeano le sue opere». Sergej O. Androsov, direttore dell’arte dell’Europa occidentale dell’Ermitage di San Pietroburgo: «Ricorda lo spirito romantico di Caspar David Friedrich per lo spirito di trasparente malinconia di cui è soffusa la sua opera».
“Il giorno e la notte” di de Conciliis – si legge in un comunicato – proporrà al pubblico del “Gesualdo” cinque opere che rappresentano i grandi paesaggi ritratti dal Maestro de Conciliis con la tecnica dell’olio su tela. Tre di questi “landscape” avranno dimensioni inusuali per il foyer del teatro comunale irpino in quanto toccheranno i 2 metri di larghezza e circa 1,5 metri di altezza. Inoltre, nel corso del vernissage, sarà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Tema con variazioni” girato nel 2014 con dialoghi di Ettore de Conciliis, Uto Ughi, Ramin Baharami e Lu Jia per la regia di Carlo e Ugo Laurenti. La mostra sarà aperta per tutte le festività natalizie e sarà visitabile fino al 9 gennaio dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.