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    22/07/2024

Teatro Gesualdo: inaugurata la nuova stagione, in mille al concerto di Uto Ughi

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Ettore de Conciliis e Luca Cipriano sul palco del GesualdoAVELLINO –  «Il Gesualdo è nel cuore degli avellinesi. Lo dimostrano gli abbonamenti in crescita, l’attenzione puntale ad ogni evento proposto, il calore e la vicinanza del nostro pubblico che sente questo teatro come una parte della propria storia. Tutto questo ci spinge a lavorare con il Comune di Avellino per tutelare una eccellenza della città e della provincia».

È quanto ha sottolineato questa sera il presidente Luca Cipriano in occasione della serata inaugurale della nuova stagione in un teatro Carlo Gesualdo gremito da mille persone pronte ad accogliere il grande violinista Uto Ughi per il concerto d’apertura. Subito dopo Cipriano ha invitato a salire sul palco il Maestro Ettore de Conciliis, avellinese, autore del famoso Murale della pace realizzato 50 anni fa, con la collaborazione di Rocco Falciano, nella chiesa di San Francesco a Borgo Ferrovia e di cui sono in corso le celebrazioni con un programma che il teatro Gesualdo ha organizzato con il conservatorio Cimarosa.

De Conciliis ha ricordato le polemiche che la sua opera – voluta dall’allora lungimirante parroco della Ferrovia don Ferdinando Renzulli  e sottoposta a restauro nel 1999 all'epoca del sindaco Di Nunno – scatenò in vari ambienti con l’interessamento della grande stampa nazionale ed internazionale. Nell’Italia di quel lontano 1965, infatti, ci fu più d’una polemica per la presenza nel grande affresco di personaggi che, sullo sfondo di immagini di guerra e nel contempo di pace, compaiono accanto al santo d’Assisi: da Papa Giovanni XXIII a John Kennedy, da Mao Tse Tung a Fidel Castro, da Guido Dorso a Cesare Pavese e Pier Paolo Pasolini. Una lettura della vicenda politico-sociale di quegli anni, quella di de Conciliis, che fu criticata aspramente dai settori più tradizionalisti del mondo cattolico, fino però al placet di qualche tempo dopo venuto sia da parte della commissione d’arte sacra che dello stesso pontefice Paolo VI che riceverà in Vaticano l’artista avellinese.

Molti i visitatori famosi ricordati da de Conciliis venuti ad Avellino per visionare l’opera, dallo scrittore e pittore Carlo Levi, autore del celebre Cristo si è fermato ad Eboli, a Gillo Pontecorvo, il regista della Battaglia di Algeri, fratello del celebre fisico Bruno Pontecorvo, allievo di Enrico Fermi, dallo stesso Uto Ughi a Vittorio Sgarbi. Addirittura si è fantasticato sulla visita, in forma strettamente privata, del presidente del Cile Salvatore Allende che poi sarà destituito nel 1973 dal colpo di Stato portato a termine dall’esercito che appoggiava la dittatura di Pinochet.

Spazio, poi, alla musica del grande violinista italiano che in compagnia del Maestro Marco Grisanti al piano, ha tenuto a battesimo la XIV stagione del Gesualdo con un concerto applauditissimo di un’ora e mezza declinato in due parti. Nella prima parte della serata, il Maestro Ughi ha eseguito i brani del suo repertorio come il “Preludio e l’Allegro” di Gaetano Pugnani riscritto da Fritz Kreisler e la “Sonata numero 5 in Fa maggiore per piano e violino, op 24 – La Primavera” di Ludwig Van Beethoven. La seconda parte del programma di sala, invece, ha visto il grande violinista lombardo proporre al pubblico del Gesualdo le “Danze rumene” di Béla Bartok, la “Havanaise in Mi maggiore” di Camille Saint-Saëns e il “Carmen fantasy op 25” di Pablo de Sarasate, ispirato all’opera di Georges Bizet.

Tantissime – si legge in un comunicato – le autorità presenti. Oltre al sindaco della città di Avellino Paolo Foti, l’ex presidente del Senato Nicola Mancino, il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, il presidente della Provincia Domenico Gambacorta, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, i parlamentari Valentina Paris e Angelo Antonio D’Agostino, i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Vincenzo Alaia, gli onorevoli Giuseppe Gargani e Enzo De Luca, il vicesindaco Maria Elena Iaverone, gli assessori comunali Ugo Tomasone, Filomena Lazazzera, Roberto d’Orsi e Titti Mele, il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole, il presidente di Confindustria Sabino Basso, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” Giuseppe Rosato, il presidente dell’Alto Calore Raffaello De Stefano, il presidente dell’Ordine degli avvocati Fabio Benigni, il presidente del Tribunale di Avellino Michele Rescigno, il direttore della Banca d’Italia Giuseppe Genovese, gli ex sindaci della città capoluogo Massimo Preziosi e Antonio Matarazzo, l’ex sottosegretario Carlo De Stefano, il parroco di Borgo Ferrovia don Luigi Di Blasi. Molti, inoltre, gli alunni del Conservatorio “Cimarosa” ed esponenti del mondo dell’associazionismo e della cultura avellinese.

 

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