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    03/07/2024

Opinioni di un clown del Nobel Heinrich Böll in scena al 99 Posti

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Spettacoli3_opinioni_clown.jpgTORELLI DI MERCOGLIANO – Terzo appuntamento per la Rassegna di Teatro Contemporaneo e d’Innovazione del Teatro 99Posti di Torelli di Mercogliano che, sabato 21, alle 20.30, e domenica 22  novembre, alle 18.00, porta in scena la compagnia romana Officina Dinamo con “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll, premio Nobel per la letteratura nel 1972, regia di Roberto Negri.

Scritto nel 1963, tradotto nel 1965 da Amina Pandolfi e pubblicato in Italia da Mondadori, il testo è stato adattato per la scena da Stefano Skalkotos che vi recita insieme a Chiara Condrò, Alessio Caruso e con la partecipazione in voce di Daniela Poggi, Cosimo Cinieri, Massimo Giuliani e Daniele Giuliani; lo spettacolo ha il patrocinio dell'ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma.

Per la sua carica critica all'ipocrisia borghese legata alla ricostruzione post-bellica, alla negazione acritica del passato e a un senso di vergogna e di estemporanea nuova appartenenza di "rinascita", il romanzo è considerato un capolavoro assoluto.

“Questa è la storia di Hans – scrive Roberto Negri nelle note di regia – un giovane clown sulla trentina, e della sua caduta. Artista, girovago, anarchico e sognatore, dotato del particolare talento della purezza, Hans rifiuta le regole e i compromessi, le convenzioni e le ideologie. Rifiuta di crescere. A causa di un incidente al ginocchio, il clown è bloccato in casa, non può esibirsi ne viaggiare. Si ferma così, la sua giostra quotidiana. Hans torna alle origini, percorrendo un appassionante viaggio nella memoria, in un’astrazione esponenziale, ad un tempo morbo e cura dell’anima. Un percorso di coscienza divertente e malinconico, che confonde l’onirico con il reale. Maria, suo primo e unico amore, lo ha lasciato ed ora è solo un’apparizione: il sogno dell’amore puro, l’incubo dell’amore perduto. La madre, il suo agente, suo fratello Leo sono voci al telefono che confondono il presente con il ricordo. Solo il padre entrerà davvero in carne ed ossa nel suo universo e, forse, lo spingerà a trovare finalmente un senso al flusso delle sue opinioni. Nell’arco di una giornata i fantasmi di Hans andranno a fargli visita, chi in sogno, chi palesandosi al telefono e chi suonando alla sua porta. Una storia che parla di rapporti e relazioni: l’amore, l’arte, la famiglia. Un affresco dipinto con lo sguardo ingenuo e stupefatto dei bambini, per ricordarci che, come scrive Böll, esiste veramente qualcosa come l’innocenza”.

La rassegna prosegue con la compagnia Nuovo Teatro Sanità in “L’Anniversario” scritto e diretto da Gianluca d’Agostino il 19 e 20 dicembre prossimi.

 

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