www.giornalelirpinia.it

    22/07/2024

A di là del mare in scena al 99 Posti, il mondo dell’immigrazione al teatro per ragazzi

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Spettacoli3_99pos.jpgTORELLI DI MERCOGLIANO – Secondo appuntamento, domenica prossima, con la rassegna di teatro per ragazzi del 99Posti di Torelli di Mercogliano. In scena “Al di là del mare” di Paolo Capozzo, curato da Teatro Assud (con Maurizio Picariello, Micol Barbieri, Elena Spiniello, Raffaele Zenca, Ramona Barbieri, scenografie Gianni Di Nardo, macchinista Raffaele Bianco), la compagnia di promozione sociale nata grazie a “La Casa sulla Roccia” e ai laboratori che vi si sono svolti nell'ambito del percorso di recupero dei tossicodipendenti seguiti presso la storica struttura di solidarietà avellinese.

Al di là del mare – si legge in una nota critica – è una storia che si svolge nell’anno 2040, anche se, a dire il vero, comincia qualche tempo prima (ad occhio e croce proprio alla fine del millennio), ed è ambientata da questa parte del mare, in uno dei tanti “Centri di accoglienza, saluti e rimpatrio” nati negli ultimi anni su questa sponda. Qui vive un popolo civile e democratico, progredito fino al punto di possedere tutto, ma costretto a vivere barricato per difendere il proprio benessere. Infatti una popolazione primitiva che vive al di là del mare minaccia l’equilibrio sociale faticosamente conquistato.
Questi esseri selvaggi sono affamati e poverissimi, disposti a tutto per sopravvivere e perciò pericolosi. Giungono su questa sponda con mezzi di fortuna, sempre più numerosi ed agguerriti, alla ricerca di cibo e di una nuova dimora. Il popolo civile n’è terrorizzato, ma al tempo stesso è cosciente che non può restare inerte di fronte a tali attacchi. La storia, i personaggi, la tematica, tutto sembra fin troppo chiaro e consueto, “normale”: ci sono i buoni e i cattivi, persino il finale sembra scontato, invece…

“Al di là del mare” è una favola moderna, che, in forma di divertente allegoria, racconta dei sentimenti contraddittori del mondo “evoluto” (ovvero di quella parte del pianeta Terra che comunemente è detto occidente industrializzato) nei confronti dei popoli che “vivono al di là del mare”. È chiaramente ispirata a fatti realmente accaduti, che ancora stanno accadendo in varie parti del mondo e che, nel bene e nel male, ci vedono tutti coinvolti. Così il mare di questa favola diventa il simbolo di una linea di confine tra noi e “gli altri”, tra bianco e nero, tra Nord e Sud. Il grande mare della nostra cattiva coscienza ci “difende” di volta in volta dagli “altri mondi”: extracomunitari,  terroni, barboni, zingari, etc.; un mare troppo grande anche solo per immaginare di attraversarlo. Impegnati come siamo a presidiare le nostre “ricchezze”, dimentichiamo troppo spesso che a pochi chilometri di distanza ci sono intere popolazioni che muoiono per fame, o tra gli stenti di una guerra, o più “banalmente” vittime delle torture di regimi dittatoriali.
Lo spettacolo è cantato e ballato, oltre che recitato, e coinvolge sistematicamente il giovanissimo pubblico sul sottile filo tra teatro e gioco, tra esilarante comicità e riflessione, tra il desiderio naturale di voler essere dalla parte dei buoni ed il dubbio che in realtà i “buoni” non sono quelli che pensavamo!

L’ultimo appuntamento della rassegna è per il 20 marzo con la masterclass degli allievi dei laboratori teatrali del 99Posti che si esibiranno nello spettacolo “Kappuccetto Rosso”, una fiaba molto conosciuta qui reinterpretata in modo sorprendente.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com