AVELLINO – Ultimo appuntamento con la grande musica al Conservatorio «Domenico Cimarosa» di Avellino con i «Maestri della musica», rassegna concertistica che da settembre a ottobre ha portato sul palco del rinnovato auditorium «Vincenzo Vitale» cinque concerti sulle intramontabili note di Mozart, Beethoven, Handel, Vivaldi, Duke Ellington, Count Basie e i grandi maestri del Jazz.
Venerdì prossimo, alle ore 20:30, arriva Peppe Barra, straordinaria voce narrante di un personalissimo «Pierino e il lupo» di Prokof’ev. L’ultimo dei sei eventi della rassegna concertistica «I Maestri della musica» accompagnerà il pubblico in un viaggio nel tempo e nella musica che spazierà dal barocco al repertorio russo, passando per la scuola musicale napoletana sulle note di Cimarosa, Vinci, De Simone e Cannavacciuolo. Nella seconda parte del concerto Peppe Barra sarà la voce recitante del celebre «Pierino e il lupo» di Prokof'ev, accompagnato dall’orchestra del Conservatorio “Cimarosa” diretta da Carmelo Columbro.
Si chiude così una rassegna di 6 concerti che ha portato ad Avellino musicisti, orchestre e giovani talenti da tutta la Campania, con ospiti d’eccezione due grandi interpreti del panorama jazzistico internazionale come Javier Girotto, Michael Rosen.
«Con l’arrivo di Peppe Barra - commenta il presidente del Conservatorio di Avellino Luca Cipriano - si chiude la nostra prima rassegna immaginata per celebrare la riapertura dell’auditorium del Conservatorio dopo un necessario lavoro di restauro e ammodernamento. Un viaggio nel tempo e nella musica con l’omaggio ad alcuni dei grandi maestri del pentagramma che ha visto gli allievi del Cimarosa affiancati da artisti di caratura nazionale ed internazionale»
«Chiudiamo questa prima rassegna dell’anno accademico del Cimarosa – sottolinea il direttore Carmine Santaniello – nel segno della musica di qualità e della trazione targata Peppe Barra che eseguirà un suo personalissimo Pierino e il lupo accompagnato dall’orchestra del Conservatorio. I “Maestri della musica” è stata una rassegna che ci ha permesso di riaprire le porte dell’auditorium “Vitale” alla città di Avellino».
