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    03/07/2024

Laceno d’Oro, c’è il focus Irpinia con Gaglianone e Vietri

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Daniele Gaglianone e Michele VietriAVELLINO – È tra le più storiche e importanti manifestazioni dedicate al cinema del reale in Italia il Laceno d’Oro, nato 42 anni fa dall’intuizione e dal coraggio di Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio. Oggi continua ad essere un punto di riferimento a livello nazionale e non solo.  La manifestazione di Avellino, ospitata dal cinema Partenio di via Verdi (ingresso gratuito) si chiuderà domenica prossima con la premiazione del vincitore del concorso dei cortometraggi e dei lungometraggi.

Il tema di quest’anno è stato “Il cinema e gli spazi urbani” : un argomento che caratterizza e specifica il  territorio di osservazione. Oltre alle proiezioni (70) e agli ospiti (40) il festival è all’insegna di presentazioni di libri, musica, mostre e del workshop “Filmaking” a cura della Scuola di cinema “Sentieri Selvaggi” di Roma. Fino al dodici dicembre al carcere borbonico di Avellino spazio a incontri, masterclass e approfondimenti con i registi presenti al festival, con particolare attenzione sugli aspetti tecnici della realizzazione del film, a cura di una delle più affermate scuole di cinema italiane.

La giornata di domani è ricca di impegni: si comincia con il Focus Irpinia dedicato ai lavori della provincia di Avellino che sono stati presentati al festival.  Torna il regista Daniele Gaglianone, che è uno ospite fisso del Laceno d’Oro, autore di “Granma” (realizzato insieme a Alfie Nze) e “Joy”.  Attesa anche per la proiezione di “Una famiglia” (presentato anche al Festival del cinema di Venezia) di Sebastiano Riso, recentemente vittima di una grave aggressione omofoba, e per Michele Vietri che presenta l’inedito Tenk lù Globalizescion (come morire di libero mercato). Il film del regista irpino – si legge in una nota – racconta di una anziana signora che vive a Burano, nella laguna veneta, dove si dedica con antica passione al merletto: è un’artigiana di primissimo livello, una maestra nel suo campo. Ma l’artigianato locale non può tenere il passo della globalizzazione. “In questo periodo storico – spiega Vietri – gli intellettuali e gli artisti sono silenziosi sulle tematiche storiche più scottanti come la globalizzazione che appare un ordine precostituito, accettato da tutti e non discussi. Tutti concorrono a magnificarlo ma poi le conseguenze sono quelle che portano alla perdita di identità per paesi e popoli”. Tenk lù Globalizescion è dunque un film coraggioso.  “Credo che il film sia complesso, commovente – conclude il regista – e che abbia il coraggio di dire le cose che non vengono mai dette. Il sorriso amaro della merlettaia stringe il cuore e induce inevitabilmente ad una riflessione. Perché la cultura non deve scegliere la strada più semplice o quella che invita alla bruttezza, come spesso sta succedendo ultimamente”.

Di seguito il programma di domani, 9 dicembre 2017

Sala 1

16.00 Focus Irpinia: Recording Memories - 10 anni di Solofra Film Festival (44’) di Maurizio Venturiero - Diminuendo (9’) di Andrea Paradiso - Asciola (5’) di Edoardo Sandulli - Virginia (8’) di Alessandro Guerriero
17.30 Tenk Iù Globalizescion (come morire di libero mercato) (28min) di Michele Vietri. Incontro con l’autore

18.30 The First Shot (1h.16min) di Federico Francioni e Yan Cheng. Incontro con l’autore
20.00 Granma (35min) di Daniele Gaglianone e Alfie Nze - Joy (17min) di Daniele Gaglianone. Incontro con l’autore

21.30 Una famiglia (1h.45min) di Sebastiano Riso. Incontro con l’autore.

Sala 4

16.15 Concorso lungometraggi - Incanto (1.05min) di Claudio Romano e Elisabetta Betty L’Innocente. Incontro con gli autori
18.00 Concorso cortometraggi programma 2
20.00 Concorso lungometraggi: Coalesce - A Composed City (1h.10min) di Joshua Provost.  
22.00 Concorso lungometraggi - Drift (1h.38min) di Helena Wittmann - replica

 

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