www.giornalelirpinia.it

    22/07/2024

Teatro civile, rivive sul palco del Gesualdo la lezione di Borsellino. L’anteprima per le scuole

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Spettacoli_borsellino.jpgAVELLINO – “Paolo Borsellino-Essendo Stato” scritto, diretto e interpretato da Ruggero Cappuccio è il personale ed emozionato omaggio al giudice Paolo Borsellino e agli uomini della scorta Vincenzo Li Muli, Walter Cusina, Agostino Catalano, Claudio Traina ed Emanuela Loi che chiuderà giovedì prossimo, alle ore 21.00, il fortunato cartellone del teatro civile che il Carlo Gesualdo di Avellino ha messo in piedi grazie alla sinergia con il Teatro Pubblico Campano.

“Paolo Borsellino-Essendo Stato” di Ruggero Cappuccio – si legge in un comunicato – ripercorre l'ultimo decimo di secondo tra l'esplosione e la morte del giudice Borsellino e ne ricompone memorie e sogni della sua vita. Il testo di Cappuccio, si concentra su un istante per dilatarlo e riproporlo in un intenso monologo in cui Paolo Borsellino, parla e racconta, racconta e parla e addirittura, disteso sull’asfalto, dubita di essere vivo e dubita di essere già morto. In questa dimensione di lucidità entrano i sogni, l’infanzia, la giovinezza, l’amore di Borsellino per la sua Sicilia aspra e luminosa, per la sua famiglia e per chi ha cercato di proteggerlo e sta morendo con lui. Ma c’è anche l’amico Giovanni Falcone, dall’adolescenza fino all’ultimo abbraccio nel giorno di Capaci. «Quando il teatro non è solo spettacolo, ma luogo della memoria e della vita civile di un Paese – spiega Luca Cipriano, presidente dell’Istituzione Teatro comunale – prende corpo un cartellone ricco di emozioni e di riflessioni come quello che abbiamo proposto al pubblico avellinese. I successi registrati con Silvio Orlando e Sergio Rubini con oltre 500 presenze in media agli spettacoli, gli abbonamenti in crescita di anno in anno per un cartellone pensato per i giovani ci ripaga di tutti gli sforzi profusi per offrire alla città e alla provincia un teatro di qualità sempre attento ai grandi temi dell’attualità». Tutto il lavoro teatrale di Ruggero Cappuccio ruota attorno alle parole pronunciate da Paolo Borsellino, ma che gli Italiani non hanno mai ascoltato, il 31 luglio del 1988 davanti al Consiglio superiore della magistratura a cui denunciava l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la mafia. Dalle sue parole appassionate emergono i complessi scenari che fanno da sfondo alle indagini sul fenomeno mafioso, ma anche lo spirito di sacrificio di chi, pur accerchiato e consapevole delle occulte relazioni tra criminalità organizzata e Stato deviato, aveva deciso di non arretrare. Giovanni Falcone sarebbe stato ucciso, quattro anni dopo, il 23 maggio 1992 nell’attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D’Amelio, a Palermo. “Paolo Borsellino-Essendo Stato” di Ruggero Cappuccio sarà in scena al teatro Carlo Gesualdo di Avellino giovedì 6 marzo alle 21 e per gli studenti della provincia di Avellino in anteprima alle 10 del mattino.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com