MERCOGLIANO – Ultimo appuntamento con Sciapò, il teatro a cappello in programmazione al 99 Posti diretto da Federico Frasca. In scena domenica pomeriggio, alle 18.00, a cura della compagnia esposti Rosa Nurzia di Ciro Esposito che è anche interprete. La regia è di Valentina Carabonara. “Fare cappello – si legge in un comunicato – significa non pagare prima, ma dopo, e solo in base al gradimento dello spettacolo proposto. Il cappello è nato nel 1500, con la Commedia dell’Arte, quando per la prima volta nella storia dell’umanità, fare l’artista diventa un mestiere, con i cui guadagni si vive. Questa fu una vera e propria rivoluzione, sia artistica che socioeconomica: socioeconomica perché per la prima volta i commedianti non erano più chiamati a rispondere a un signore, ma dovevano farsi imprenditori diretti del proprio lavoro; artistica, per la strettissima interrelazione fra i guadagni del cappello e quello che si faceva in scena. Ogni attore sapeva che se avesse sbagliato una battuta sarebbe stato multato dalla compagnia, perché il cappello sarebbe stato più magro; ogni capocomico sapeva che un canovaccio avrebbe continuato a girare di piazza in piazza solo se il cappello lo avesse promosso. Il pubblico, grazie al democraticissimo cappello, era fruitore, giudice e produttore dello spettacolo, e tutta la compagnia lavorava esclusivamente per lui.