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    03/07/2024

Scannasurice in prima nazionale al 99 Posti

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Imma VillaMERCOGLIANO – Prima nazionale, sabato 28 febbraio, alle 20,30, e domenica 1 marzo, alle 18, al teatro 99Posti di Torelli di Mercogliano, di “Scannasurice” di Enzo Moscato, portato in scena da Elicantropo Teatro con la regia di Carlo Cerciello e la straordinaria interpretazione di Imma Villa.

”Scannasurice” – si legge in una nota – è uno dei primi testi di Enzo Moscato, scritto poco dopo il sisma del 1980, in quella stagione che sarà definita della “nuova drammaturgia napoletana” di cui Moscato, con Annibale Ruccello e Manlio Santanelli, è uno dei maggiori esponenti. Scannasurice” è la storia di un “femminiello” dei quartieri spagnoli che vive in un tugurio terremotato circondato da rifiuti e topi, “surice” appunto, con cui ha un rapporto di amore e odio; topi che sono una metafora del popolo napoletano. “Scannasurice” è il racconto di una discesa negli inferi di una città post terremotata da parte di un personaggio dall’identità incompleta, il “femminiello” per l’appunto, figura che diventerà poi tipica in tutto il teatro di Moscato.

“Per la messinscena siamo partiti da un’immagine bellissima – spiega Cerciello – che è quella dei quartieri spagnoli visti dal satellite. A guardar bene appare come un reticolo, una trappola, un labirinto, in cui le persone al suo interno sembrano topi avvolti dall’oscurità. Abbiamo quindi deciso, insieme con Roberto Crea, di prendere questa immagine, di orientarla in verticale e di utilizzarla come scenografia”. All’interno di questa struttura praticabile, che occupa quasi interamente la scena, si muove Imma Villa nei panni del “femminiello”. La sua interpretazione è una vera e propria maratona attoriale: racconta la vicenda dal suo punto di vista, evoca altri personaggi e spiriti presenti nel testo, dà vita a finti dialoghi, si arrampica all’interno della struttura compiendo velocissimi e continui cambi d’abito. Insomma, la sua è una prova funambolica e intensissima sul piano emotivo. A questo va aggiunta la preziosa confezione che trasforma un bellissimo monologo splendidamente interpretato in uno spettacolo multisensoriale: le musiche di Paolo Coletta, il suono di Hubert Westkemper, le luci di Cesare Accetta e i costumi di Daniela Ciancio. No, non si tratta del classico elenco fatto per citare tutti i collaboratori, in questo caso davvero la grande professionalità dei reparti sotto la guida di un regista dalla mano sicura riesce a trasformare uno spettacolo “piccolo” in un autentico gioiellino, rifinito nei minimi dettagli.

La stagione del Teatro 99Posti riprende il 28 e 29 marzo e si chiude con il Cocis che mette in scena “Giochi di Famiglia” di B. Sbrljanovic, regia di Gianni Di Nardo.

 

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