www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

Irpinia, preoccupante il calo demografico

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Economia_censimento_istat_2011.jpgAVELLINO – Sono inquietanti le recenti statistiche pubblicate dall’Istat contenenti il bilancio demografico provinciale. Rivelano una significativa perdita di popolazione determinata, per una parte,  dall’eccedenza di decessi sulle nascite e, per il resto, dal saldo migratorio. Quest’ultimo è divenuto di nuovo negativo giacché il numero di emigrati supera quello degli immigrati. Negli anni scorsi, invece, era il contrario, tanto che l’eccedenza di persone giunte in provincia rispetto  a quelle che la lasciavano riusciva addirittura a compensare il deficit causato dallo sbilancio tra nati e morti.

Gli ultimi dati (provvisori) pubblicati in rete dall’istituto di statistica si fermano a settembre scorso. Da essi si rileva che nei primi nove mesi del 2015 il numero di abitanti è diminuito in Irpinia di quasi due mila persone. Al 1° gennaio se ne contavano poco meno di 428 mila, a fine settembre 426 mila. La perdita per movimento naturale (morti meno nati) è stata di 1.400 unità; quella per movimento migratorio (emigrati meno immigrati) di 600.

Che l’Irpinia stia attraversando un altro periodo di declino demografico, lo testimoniamo diversi indicatori; la flessione del quoziente di natalità, l’aumento del tasso di mortalità dovuto all’invecchiamento della popolazione, il tasso di crescita (meglio chiamarlo di decrescita visto che è preceduto dal segno meno) sia del movimento naturale che di quello migratorio. Il quoziente di natalità (7,3 per mille) è precipitato sotto la media nazionale (8,3) e regionale (8,7). In Campania solo Benevento ha un tasso uguale al nostro. Nelle altre province si va dal 9,1 di Napoli, al 9,0 di Caserta e all’8,3 di Salerno. Il tasso di mortalità ha raggiunto da noi il 10,7 per mille. Supera di un punto la media dell’intera penisola e di quasi due quella regionale. Tra le consorelle campane un quoziente più alto del nostro lo raggiunge Benevento (11,4 per mille), a seguire Salerno (9,4 per mille), Napoli (8,4) e Caserta (8,1).Il saldo migratorio è pari in Irpinia a -2 per mille. In tutt’Italia, grazie al crescente numero di immigrati e alla loro prolificità, è di segno positivo : +1,8 per mille; in Campania:  -1,3. A Salerno e Caserta gli immigrati superano gli emigrati; il contrario a Napoli e Benevento.

Da sottolineare che il tasso di crescita naturale in provincia di Avellino è in rosso da un bel po’ di anni. Agli inizi di questo millennio era di -0,4, poi la percentuale negativa è andata via via aumentando fino a raggiungere nel 2014 il citato -3,4 per mille. Questo record (negativo) probabilmente sarà superato quando saranno disponibili i dati dell’intero anno 2015 poiché in soli nove mesi già ha raggiunto quota -3,2. Il tasso di crescita totale, invece, è stato in passato quasi sempre positivo poiché –come abbiamo accennato- l’eccedenza di immigrati sugli emigrati riusciva a colmare il disavanzo tra nascite e morti. Nel 2014, però, c’è stata l’inversione di tendenza, con un rotondo -5,3 per mille, anch’esso destinato a essere sorpassato in quanto dai dati fino a settembre 2015 si vede che già sfiora i 5 punti.

Dando uno sguardo ai dati Comune per Comune si osserva che in tre paesi irpini su quattro la popolazione da gennaio a settembre è diminuita. Le flessioni maggiori si registrano nella fascia orientale della provincia, anche se non mancano le eccezioni. Infatti, quella più cospicua (percentualmente) si è avuta a Chianche che ha perduto il 5% , scendendo sotto i 500 residenti. Altra diminuzione appariscente a Summonte (-1,8). In lieve calo i residenti nel capoluogo (-0,2%): erano 55.171 a gennaio 2015, sono passati a 54.977 a settembre.

Dalla distribuzione dei 118 Comuni irpini  per fasce di popolazione si osserva che quelli con più di 10 mila residenti sono sette (Avellino, Ariano, Montoro, Solofra, Mercogliano, Monteforte, Atripalda). Erano otto fino a qualche anno fa, ma Cervinara  è scivolata nella fascia successiva. Dieci Comuni hanno una popolazione compresa tra i 5 mila e i 10 mila residenti; 23 sono quelli che hanno più di 3 mila abitanti e meno di cinque mila; 59 centri irpini oscillano tra i mille e i 3 mila residenti; 19 i paesi con meno di mille anime; di questi,  quattro non raggiungono i 500 residenti (Chianche, Montaguto, Petruro Irpino e Cairano).

Un ultimo dato. La popolazione complessiva dei 33 Comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa della cosiddetta “Area vasta” assomma a  174 mila abitanti; rappresenta  il 40% dell’intera popolazione provinciale.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com