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    03/07/2024

Dopo il crollo degli anni della crisi migliora il traffico autostradale

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Il tratto appenninico dell'A16 in territorio irpinoAVELLINO – C'è un'inversione di tendenza nel traffico autostradale. Dopo i sensibili cali registrati negli ultimi anni, i dati più recenti testimoniano un discreto incremento nel numero di autoveicoli che imboccano il nastro d'asfalto a pagamento. Ciò vale tanto per i veicoli leggeri (automobili e motocicli) quanto per quelli pesanti (autocarri, motrici, autobus, ecc.).

L'ultima pubblicazione on-line dell'Aiscat (l'associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) contiene le statistiche del primo semestre 2016 opportunamente messe a confronto con quelle dell'anno precedente. Ebbene, sull'A16, la Napoli-Canosa, l'autostrada che ci interessa più da vicino giacché una buona parte dei 172 chilometri della sua lunghezza attraversa l'Irpinia, sono entrati nei caselli autostradali mediamente ogni giorno poco più di 68.300 veicoli,  il 2,8% in più nel raffronto tra i dati del primo semestre 2016 e lo stesso periodo del 2015.

Del totale dei veicoli entrati in autostrada, 57.100 sono ascrivibili alla categoria “leggeri”, mentre  11.200 a quella dei veicoli “pesanti”. Per i primi l'aumento ha sfiorato il 3%, per i secondi è stato del 2,4%. Dunque, anche se siamo assai lontani dai numeri che si raggiungevano prima della crisi (nel 2008 sulla Napoli-Canosa entravano ogni giorno 76.300 veicoli, quasi 8 mila in più di oggi)  gli ultimi dati sono la spia che qualcosa di positivo si sta registrando anche nella nostra provincia, non soltanto nel movimento delle auto e dei motocicli, bensì pure nel traffico di automezzi adibiti al trasporto di merci.

Da notare però che nel 2008, anno d’inizio della crisi, su 100 veicoli che entravano sulla Napoli- Canosa, 16,9 erano “pesanti”. Nel 2016 sono 16,5, una percentuale ben più alta di quella del 2014 (15%) , anno in cui la crisi fece registrare uno dei picchi più elevati. I veicoli entrati in autostrada nel primo semestre del 2016 hanno percorso complessivamente 635 milioni di km, il 3,8% in più del medesimo arco temporale dell'anno prima.  L'aumento è stato del 4,8% per i veicoli pesanti e del 3,6 per quelli leggeri. Dunque, il traffico merci - che durante il clou della crisi aveva subìto un taglio di quasi la metà nel numero di chilometri percorsi - si sta ripigliando, facendo sperare che la ripresa sia dovuta a un'espansione dell'attività produttiva.

Interessante anche un altro parametro, quello dei “veicoli teorici medi giornalieri”, vale a dire il numero di unità veicolari che idealmente, percorrendo l'intera autostrada, dà luogo nel complesso a percorrenze pari quelle ottenute realmente, come li definisce l'Aiscat. In sostanza, il numero dei veicoli teorici è dato dal rapporto tra veicoli-chilometro e lunghezza dell'autostrada. Anche tale indicatore conferma il miglioramento quantitativo nel traffico autostradale. A percorrere l'intera tratta dell'A16 sono stati oltre 20 mila veicoli al giorno: più 5,4% in confronto al 2015.  La crescita è stata del 5,7% per il traffico di automobili e del 4,2 per quello di autocarri.

Per concludere, riportiamo qualche dato sul tasso di incidentalità  dell'A16. Nel primo semestre del 2016 sono stati contati 47 incidenti, per tali intendendo quelli dai quali siano derivati traumi a persone di qualsiasi gravità (ferite e/o decessi). Rapportando tale numero a quello dei veicoli-chilometro si ottiene un rapporto di 7,41 incidenti ogni 100 milioni di km percorsi; c'è un lieve peggioramento rispetto al 2015 quando il tasso si fermò a quota 7,20. Ma il dato resta più basso della media nazionale (7,64).

 

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