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    03/07/2024

Celebrati i 150 anni della Camera di commercio di Avellino

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Da sinistra: Cosimo Sibilia, il prefetto Guidato, Costantino Capone, Generoso Picone, Francesco Barra, il vescovo MarinoAVELLINO – La commozione fino alle lacrime del presidente Costantino Capone è stato il suggello della manifestazione celebrativa del 150enario della Camera di commercio di Avellino. Sono stati in tanti a festeggiare l’evento nella sala dei convegni di piazza Duomo. C’erano le massime autorità della provincia, dal prefetto al questore, dal presidente della Provincia a numerosi sindaci, dal comandante dei carabinieri a quello della Guardia di Finanza, dagli amministratori attuali dell’ente di piazza Duomo a quelli degli anni passati,  dagli ex dirigenti e  funzionari a quelli d’oggi. C’erano, poi, i rappresentanti delle associazioni di categoria e soprattutto i titolari di numerose imprese operanti in provincia. A completare il quadro anche una folta rappresentanza di studenti. Capone ha voluto condividere  con i “past president” l’avvenimento. Ha consegnato loro una pergamena in segno di riconoscimento per l’attività svolta. Hanno presenziato alla manifestazione, infatti, tutti gli ex presidenti della Camera tuttora in vita:  Giovanni Acocella, che guidò l’ente dal 1974 al 1982;  Francesco Gimigliano che gli subentrò e rimase in carica fino al 1989; Elio Iannuzzi che è stato il predecessore di Capone, il quale ultimo regge le sorti della Camera dal 1999.

Poi vari interventi coordinati dal giornalista Generoso Picone, responsabile della redazione avellinese del Mattino il quale ha ricordato il ruolo svolto dall’ente camerale e, soprattutto, la figura  di alcuni funzionari, tra i quali – di spicco – quella di Ugo Fattorini (citato da Guido Piovene nel  suo Viaggio in Italia) appassionato studioso dell’economia locale. Il prefetto della provincia,  Umberto Guidato, ha sottolineato la sinergia con la quale prefettura e Camera di commercio stanno lavorando per la realizzazione dello “sportello unico”, vale a dire di quella struttura nata per semplificare al massimo la vita alle imprese, le quali avranno l’ente camerale quale unico punto di riferimento per svolgere tutte le pratiche concernenti la loro attività.

Il presidente della Provincia Cosimo Sibilia  non ha mancato di far cenno alla fusione dell’Irpinia e  del Sannio in un’unica provincia e, soprattutto, alla questione del  passaggio delle funzioni di capoluogo alla città di Benevento, circostanza, questa, ha detto Sibilia riscuotendo l’applauso di tutto l’uditorio, che avverseremo con tutte le nostre forze. Un beneaugurante saluto lo ha portato il vescovo di Avellino, Francesco Marino. Il presidente Capone si è soffermato sul “nuovo” che deve affrontare l’ente camerale. Ha evidenziato in particolare l’importanza che assume la banda larga per l’espansione e la crescita delle imprese. Una sottolineatura l’ha dedicata poi alla necessità di un più facile accesso al credito da parte delle imprese ponendo in risalto l’azione svolta a questo riguardo dall’ente camerale.

A Francesco Barra, storico, ordinario di storia moderna e contemporanea presso l’università di Salerno, il compito di rievocare, con una lectio magistralis, le tappe fondamentali della vita della Camera di commercio, dalla sua istituzione nel 1862 fino ai giorni nostri. Un percorso di 150 anni costellato di iniziative, proposte, suggerimenti, studi e ricerche, tutti indirizzati alla crescita socio-economica della provincia. Un elegante volume, redatto dallo stesso Barra, da Antonio Carrino  e Andrea Massaro, distribuito durante la celebrazione,partendo dalle origini della Camera, ricostruisce la storia economica dell’Irpinia e pone in rilievo l’azione esercitata dall’ente di Palazzo Amoretti. A completare la pubblicazione numerosi medaglioni su iniziative specifiche intraprese dalla Camera di commercio e la biografia di alcuni amministratori e segretari del passato.

A chiusura della manifestazione sono state premiate 10 imprese della provincia in attività da almeno 100 anni. Il riconoscimento è andato all’azienda agricola Di Marzo di Tufo, alla casa vinicola Michele Mastroberardino di Atripalda, alla pasticceria De Pascale di Avellino, al torronificio Vincenzo Di Iorio di Dentecane, alle gioiellerie Apicella, Rossano e Iannaccone di Avellino e Maresca di Ariano Irpino, alle ditte Malerba di Montella Salvatore, produttrice di castagne e Ernesto Pesce di Avella, pasticciere.

A completare la celebrazione dell’evento l’allestimento, con la collaborazione dell’Archivio di Stato, di  una mostra di documenti storici riguardanti la vita dell’ente camerale; la location nella splendida cappella dell’Annunziata, di recente restaurata dalla Camera di commercio e restituita in tutto il suo fascino alla collettività.

 

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