AVELLINO - Anche il censimento generale popolazione ha fatto il suo tempo. L'appuntamento decennale con le famiglie italiane obbligate a fornire al rilevatore che bussava alle loro porte dati e notizie sul loro stato, sulle condizioni di vita, sul lavoro svolto, sull'abitazione in cui vivevano, ecc. lascia il posto a una rilevazione annuale ma "campionaria", denominata censimento permanente della popolazione. La quale trova la sua fonte in un regolamento del Parlamento europeo. Quindi, un campione di famiglie è chiamato a partecipare all'indagine, la conta sarà certamente più snella, più tempestiva e meno dispendiosa del macchinoso censimento generale che, negli ultimi tempi, aveva mostrato alcuni limiti dovuti alla frenetica mobilità della popolazione.
La foto degli abitanti del Paese risultava alquanto mossa, è proprio il caso di dirlo. Basti ricordare che in alcuni Comuni - soprattutto quelli più popolosi - mancavano all'appello migliaia di abitanti registrati all'anagrafe ma non trovati durante le operazioni censuarie. Per venire a capo delle discordanze tra i risultati del censimento e la situazione anagrafica occorrevano mesi di lavoro e l'impegno di schiere d'impiegati. Ora, invece, i dati campionari, dopo opportune elaborazioni integrate con gli elementi statistici in possesso delle pubbliche amministrazioni, saranno estesi rapidamente all'intero territorio nazionale, così come peraltro da tempo già avviene per tante altre importanti rilevazioni quali, ad esempio, quella delle "forze di lavoro" che periodicamente forniscono elementi numerici sull'occupazione e sulla disoccupazione nel nostro Paese.
Il primo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni ha preso il via in questi giorni La data di riferimento delle rilevazioni è fissata alla prima domenica di ottobre di ciascun anno. Coinvolge in tutto lo stivale 1 milione e 400 mila famiglie; i Comuni inseriti nel campione sono 2.800. Entro il 2021, però, tutti gli 8 mila e più Comuni italiani parteciperanno almeno una volta alla conta censuaria In provincia di Avellino al primo censimento permanente - secondo quanto contenuto nel piano generale pubblicato dall'Istat - sono interessati 35 Comuni, tra i quali il capoluogo; le famiglie irpine facenti parte del campione sono poco meno di 10 mila
Per raccogliere i dati non saranno adoperati moduli cartacei, ma tutto sarà fatto tramite il web e via tablet. La famiglia intervistata fornirà informazioni demografiche e anagrafiche sui suoi componenti (età, sesso, stato civile, cittadinanza, ecc.). Il questionario digitale prevede la fornitura di notizie sull'abitazione, se è di proprietà o in affitto, il numero di stanze e la superficie, il tipo di combustibile adoperato per riscaldarla, se ha un box-garage, ecc. Non mancano quesiti riguardanti il grado d'istruzione dei componenti la famiglia, l'attività lavorativa svolta o lo stato di disoccupazione; per monitorare il fenomeno del pendolarismo ci sono domande relative alle modalità di spostamento da un luogo all'altro sia per ragioni di sodio che di lavoro.
Dunque, lo storico censimento generale va in pensione dopo ben 157 anni. Il primo - il Censo della popolazione italiana, come si chiamò - fu effettuato nel 1861 all'indomani dell'Unità d'Italia. Allora in tutto lo stivale furono contati 26 milioni e 300 mila abitanti. Il Principato Ultra - la nostra provincia conservava ancora questo nome - aveva 355 mila abitanti; ma ai confini dell'epoca, diversi dagli attuali giacché nel 1861 la circoscrizione provinciale accorpava ben 130 Comuni, alcuni dei quali negli anni successivi sono passati nelle province confinanti.
Anche gli altri censimenti, quelli economici, non saranno più decennali. Il censimento delle imprese - che già dal 2016 è permanente - avrà una cadenza triennale, la prossima edizione si terrà nel 2019, anno in cui si avrà anche la conta censuaria delle istituzioni non profit. Ne1 2020 partirà, invece, l'ultimo censimento generale dell'agricoltura con periodicità decennale. Saranno censite tutte le aziende agricole presenti sul territorio. Dal 2021 diventerà annuale allineandosi così con le altre rilevazioni censuarie permanenti.
