AVELLINO – La pandemia da coronavirus ha inciso profondamente sul numero dei matrimoni. In tutt’Italia, secondo i recenti dati diffusi dall’Istat, nel 2020 ne sono stati celebrati appena 97 mila, quasi la metà (per l’esattezza il 47,4%) di quanti ne furono officiati nell’anno precedente. In calo soprattutto le nozze col rito religioso, diminuite del 67%.
Nel 2021, i dati provvisori riferiti ai primi 9 mesi dell’anno, segnano un raddoppio rispetto allo stesso periodo dell’anno prima; ma l’aumento, fa notare l’Istat, non riuscirà a compensare la perdita accumulata nel primo anno dell’epidemia. A livello territoriale, la diminuzione delle coppie convolate a nozze è molto più accentuata nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (-46,1%) e, soprattutto, al Nord (-40,6%). “La diversa intensità nella diminuzione dei matrimoni - commenta l’Istat- è riconducibile anche alle diverse tipologie di celebrazioni e festeggiamenti e al livello di partecipazione che in genere contraddistinguono le tradizioni del nostro Paese.”
In provincia di Avellino, nel 2020 sono stati celebrati soltanto 509 matrimoni, il 64,1% in meno rispetto al 2019. Il coefficiente di nuzialità, vale a dire il numero di matrimoni per mille abitanti residenti, è precipitato all’1,3 per mille, contro l’1,6 della media nazionale. Quello irpino è tra gli indicatori più bassi d’Italia. Valori inferiori si registrano soltanto in sei province (Fermo, Isernia, Milano, Arezzo, Nuoro e Potenza).
In Campania, tutte le circoscrizioni segnano indici migliori di quello della nostra provincia: Caserta 2 per mille, Napoli 1,9, Benevento 1,7 e Salerno 1,6. Nel 2021, però, Avellino – a giudicare dai dati dei primi 9 mesi – dovrebbe aver recuperato la rilevante perdita registrata nel primo anno della pandemia. Infatti, nel periodo gennaio-settembre 2021, i matrimoni celebrati in provincia sono stati 1.196: in media 133 al mese. Tale cifra supera nettamente la media del 2019 (118 matrimoni) e quel del 2018 (127 matrimoni).
Quindi, questa volta l’Irpinia dovrebbe segnare un andamento difforme rispetto a quello previsto per l’intero stivale. La verifica la faremo non appena l’Istat renderà noti i dati dell’intero anno 2021.