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    03/07/2024

Vinitaly, Meloni: «Dal governo impegno a sostegno del settore vino»

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Federico Bricolo e Giorgia Meloni

VERONA – «È nostro interesse e dovere sostenere questo mondo e l'impegno del governo è anche a favore dei giovani e del ricambio generazionale». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul settore vitivinicolo, aprendo oggi la seconda giornata del 55° Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma alla Fiera di Verona fino al 5 aprile.

«Una presenza doverosa – ha detto il premier Meloni –, non la prima qui a Vinitaly, ma a maggior ragione non potevo mancare ora da presidente del Consiglio dei ministri. Perché il vino rappresenta una filiera fondamentale della nostra economia e cultura, che vale oltre 30 miliardi di euro, impiega più di 870mila addetti ed è primo nella bilancia commerciale del nostro Made in Italy. Questo comparto funziona grazie alla capacità di mettere insieme tradizione che arriva da molto lontano e modernità. E per questo l’impegno del governo va nella doppia direzione di provvedimenti a sostegno delle imprese e dei giovani che proprio questa mattina vengono premiati in fiera».

Meloni, infatti, nella mattinata, ha preso parte anche alla premiazione del 7° Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia 2023, organizzato dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Nell’area del Masaf, il premier ha poi visitato la mostra “Bacco Divino”, con l’esposizione eccezionale dei due quadri degli Uffizi: “Bacco fanciullo” di Guido Reni e “Bacco” di Caravaggio.

«Giudico affascinante la scelta dei ministri Lollobrigida e Sangiuliano di portare al Vinitaly per la prima volta due opere di valore mondiale sul tema del vino – ha commentato Meloni –. Non solo perché vogliamo una cultura più fruibile per tutti, ma soprattutto per ricordare che il vino non è soltanto un fatto economico, ma anche identitario e culturale, cantato nella letteratura, nelle poesie e dipinto nella nostra pittura».

Sempre nell’area del Masaf poi, il presidente del Consiglio ha brindato insieme al ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, allo chef stellato Giancarlo Perbellini e al presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, per celebrare la candidatura della Cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.

«Va ricordato che il mondo del vino produce la metà delle nostre Dop – ha concluso Meloni –, quindi è un’eccellenza e la presenza del governo non poteva mancare in questi giorni, anche con incontri internazionali con alcuni leader dei Balcani occidentali. Oggi sarà una giornata lunga e impegnativa, ma sicuramente molto interessante».

Nella giornata di oggi, in visita a Vinitaly anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione, Maria Elisabetta Casellati, e il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.

Aggiornamento del 3 aprile 2023, ore 16.58Bricolo: Presenza premier Giorgia Meloni a Vinitaly segnale importante per settore strategico made in Italy - “Ringrazio il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che con la sua presenza oggi a Vinitaly ha ribadito la centralità socioeconomica, culturale e identitaria di questo settore strategico del made in Italy che vale quasi 8 miliardi di euro di export, con un valore espresso dalla filiera di oltre 31 miliardi di euro. La visita della premier conferma l'attenzione del Governo al comparto fieristico e al vino tricolore, rappresentato a Verona da oltre 4mila aziende da tutta Italia. Una centralità che Veronafiere intende valorizzare in tutto il mondo,  mettendo a disposizione del settore e delle istituzioni il brand Vinitaly quale aggregatore per la promozione”. Così il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, a commento della visita di Giorgia Meloni oggi a Vinitaly.

Aggiornamento del 3 aprile 2023, ore 18.0855° Vinitaly: in fiera debutta Open Balkan, la collettiva di vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord – Oltre 150 vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord, per la prima volta si presentano (e degustano) uniti sotto la bandiera di Open Balkan, al 55° Vinitaly. Perché non solo il business, ma anche la diplomazia e la collaborazione internazionale passano attraverso l’assaggio di un calice di vino.

Nell’International Wine Wall (padiglione D) del salone internazionale dei vini e dei distillati, in corso fino al 5 aprile a Veronafiere, i produttori dei tre paesi dei Balcani presentano una selezione delle migliori etichette dai diversi vigneti dell’area, tra identità e potenzialità di un panorama enologico che negli ultimi anni ha attirato sempre più l’attenzione di critici e consumatori di tutto il mondo.

La collettiva ha ricevuto ieri la visita ufficiale a Vinitaly del presidente della Repubblica Serba, Aleksandar Vučić, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, e del primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski, accompagnati dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

«Vinitaly ha avuto la grande capacità di aprirsi a paesi amici – ha detto Tajani –. Avere qui i Balcani con i loro prodotti significa avere una visione più ampia e scoprire nuovi mercati, con l’obiettivo di far crescere il nostro settore vitivinicolo».

«Serbia, Albania e Macedonia del Nord possono essere ancora più presenti qui in fiera e in Italia in generale – ha commentato il presidente serbo Vučić –. Sono convinto che collaborazioni di sistema come la collettiva di Open Balkan siano in grado di portare benefici anche in altri campi, attraendo più businessmen e portando l’industria italiana a essere più presente nelle nostre regioni. Siamo molto contenti di essere qui a Vinitaly, anche perché abbiamo la possibilità di imparare molto su questo settore».

Tra gli appuntamenti in calendario a Open Balkan, domani, “Indegenous varieties of Balkan – taste the difference”, la masterclass condotta dal pluripremiato critico enologico e sommelier Luca Gardini e dallo chef stellato Tomaz Kavćić, alla scoperta delle varietà autoctone dei Balcani con nove etichette in degustazione (ore 14, sala Orchidea, Palaexpo piano -1).

La compagine balcanica arriva a Vinitaly dopo il successo della prima edizione di Wine Vision by Open Balkan, la fiera dedicata all’enogastronomia e al turismo di Belgrado che ha visto lo scorso anno la partecipazione di oltre 350 espositori provenienti da oltre 20 Paesi, diventando di fatto la manifestazione internazionale di riferimento nel sud-est Europa e stabilendo nuovi ed elevati standard per la diffusione e la promozione del vino dei Balcani occidentali.

 

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