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    03/07/2024

Auto, fiammata a giugno ma il mercato è in calo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Economia_auto.jpgAVELLINO – Nel mese di giugno nella nostra provincia sono state immatricolate 419 autovetture “nuove di fabbrica”. Il dato si rileva da Auto-trend, il periodico on line dell’Aci che mensilmente fornisce preziose informazioni sul mercato automobilistico. Il suddetto numero di automobili vendute in Irpinia è particolarmente basso se raffrontato alle cifre che si raggiungevano, nello stesso mese, in anni antecedenti la crisi. Allora, con l’avvicinarsi della stagione estiva, erano in molti ad acquistare un’auto fiammante per partire per le vacanze. Mediamente si superavano le mille immatricolazioni al mese. Ma il dato del mese scorso (419, auto nuove di zecca), pur nella sua modesta entità, potrebbe assumere un significato particolare giacché è il più alto da un anno a questa parte. Rispetto a giugno 2012 (quando le “prime immatricolazioni” - così l’Aci definisce la registrazione al Pra di un veicolo nuovo di fabbrica - furono appena 367 ) si è avuto un aumento del 14% che è, peraltro, in netta controtendenza col dato nazionale. Nell’intero Paese, infatti, quantunque più attenuata rispetto al periodo precedente, c’è stata una flessione del 2%. A giugno, in provincia di Avellino, le immatricolazioni sono cresciute anche rispetto al maggio precedente (+11%), mentre in tutt’Italia hanno registrato un ulteriore calo del 5,7%. Come interpretare il dato irpino?  Avvio di una risalita, visto il fondo del burrone in cui è precipitato il mercato dell’auto in provincia o una fiammata occasionale che nei prossimi mesi potrebbe di nuovo spegnersi? Staremo a vedere.

Intanto, è possibile tracciare il bilancio del primo semestre di quest’anno, periodo che per la sua maggiore lunghezza è ben più ricco di significato del dato di un singolo mese. Da gennaio a giugno 2013, in Irpinia le auto nuove immatricolate sono state 2.248 contro le 2.573 dello stesso periodo dell’anno precedente; dunque sono state vendute 325 auto in meno che, in percentuale significano un ulteriore calo del 12%. E questa volta la diminuzione registrata da noi è di 3 punti percentuali più alta di quella segnata in tutta la penisola.

Passiamo al mercato dell’usato. In Irpinia i passaggi di proprietà, sempre riferiti al primo semestre dell’anno, sono stati 9.342, a fronte di 8.141 dello stesso arco temporale del 2012. L’aumento ha sfiorato il 15%; in tutto il Paese l’incremento si è fermato all’1,3%. Nella nostra provincia, quindi, ancora una volta è stata data preferenza al mercato dell’usato rispetto al nuovo. Per ogni 100 auto di seconda mano da noi ne sono state vendute appena 24 nuove, contro le 63 della media nazionale. E questo indicatore, da solo, illustra a sufficienza la portata della crisi provinciale. Le ridotte risorse a disposizione delle famiglie comprimono i consumi, soprattutto dei beni cosiddetti voluttuari, ammesso che l’automobile, ai giorni nostri, possa essere ancora considerata un lusso e non una necessità.

Anche un altro indice conferma questo stato di cose. La rottamazione. Aumenta il numero di persone che manda dallo sfascia carrozze la propria auto, sarà perché in famiglia se ne possiede più d’una e i costi (tra assicurazione, tassa di possesso e carburanti) inducono a liberarsi di quella di troppo. Sarà perché molti (disoccupati, precari, lavoratori a basso reddito) non hanno i mezzi finanziari per permettersi il mezzo di locomozione (il bisticcio di parole è voluto). Certo è che in Irpinia sono state rottamate da gennaio a giugno  4.728 automobili, più del doppio di quante ne sono state immatricolate; per l’esattezza il rapporto in questione è pari, nella nostra provincia a 2,1. In tutt’Italia questo parametro è giusto la metà: 1,05.

 

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