PRATOLA SERRA – C’erano tutti i sindaci dei Comuni in cui sono presenti i siti produttivi della Fiat all’incontro di Pratola Serra, convocato da Piero Fassino, primo cittadino di Torino e presidente dell’Anci; il quale però non ha potuto partecipare per un sopravvenuto impegno, ma è stato rappresentato da un suo assessore. Un anno fa c’era stata un’analoga riunione a Torino. Questa volta i sindaci di Atessa, Cassino, Cento, Grugliasco, Maranello, Melfi, Modena, Pomigliano d'Arco, Pratola Serra, Termoli, Torino e Verrone per fare il punto sulle prospettive degli insediamenti del gruppo torinese hanno scelto il Comune irpino.
A fare gli onori di casa il sindaco di Pratola Antonio Aufiero che, insieme ai suoi assessori e ai funzionari comunali, ha preparato nei minimi particolari il meeting, evitando che si traducesse in un semplice incontro conviviale tra amministratori locali, ma, al contrario, che fosse una giornata di lavoro utile a tracciare un quadro sul futuro dei numerosi stabilimenti del gruppo Fiat dalle cui sorti dipende l’avvenire per migliaia di lavoratori. A sottolineare l’importanza dell’appuntamento, la presenza di Paolo Rebaudengo, consulente di Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat. Oltre a lui c’era il direttore dell’opificio pratolano Ennio D’Antonio il quale ha aperto i cancelli della fabbrica consentendo ai numerosi partecipanti di visitare le linee produttive dello stabilimento irpino, deputato a mettere sul mercato, soprattutto statunitense, motori innovativi. Lusinghieri gli apprezzamenti che Rebaudengo ha avuto per le maestranze di Pratola Serra. Il consulente di Marchionne – che ha rimarcato l’alta professionalità degli operai irpini – ha annunciato che per l’anno prossimo è previsto per l’ex Fma (ora Fga) un incremento della produzione del 30%. Quindi per le tute blu di Pratola Serra – che attualmente sono per la maggior parte del mese in cassa integrazione, giacché lavorano soltanto per pochi giorni – si aprono prospettive che inducono a un cauto ottimismo.
I sindaci convenuti a Pratola hanno deciso di fare pressione sul governo affinché si renda promotore di una strategia per il rilancio del settore auto a livello europeo. Per quanto riguarda l’automotive nazionale, i sindaci hanno convenuto di stimolare l’esecutivo Letta ad attivare specifiche politiche a sostegno della competitività e qualità della più grande filiera produttiva italiana. Per dare crescente forza, poi, all’operato del coordinamento hanno stabilito di chiedere all’Anci di riconoscere formalmente questa struttura nell’ambito dell’associazione dei Comuni italiani: in tal modo, da un lato si rafforzeranno ulteriormente le competenze dell'associazione nel campo dello sviluppo economico; dall’altro, il coordinamento dei “Comuni Fiat”, supportato dall’Anci, avrà un peso maggiore quando dialogherà con i vertici dell’azienda torinese. Su proposta del sindaco Aufiero e di altri primi cittadini, è stato deciso che a dare il supporto organizzativo al coordinamento sia la rete Città Motori il cui presidente Lucia Bursi, sindaco di Maranello, era presente all’incontro pratolano. E, a proposito di presenti, è il caso di riportare che alla riunione di Pratola – alla quale ha partecipato anche il vice prefetto di Avellino Armando Amabile – hanno preso parte il sindaco di Atessa, in provincia di Chieti, Nicola Cicchitto; il sindaco di Cassino, in provincia di Frosinone, Giuseppe Golini Petrarcone; il sindaco di Cento, in provincia di Ferrara, Piero Lodi; l'assessore alle Politiche del lavoro di Grugliasco, in provincia di Torino, Anna Maria Cuntrò; il sindaco di Maranello, in provincia di Modena, nonché presidente di Città dei Motori Lucia Bursi; il sindaco di Melfi, in provincia di Potenza, Livio Valvano; l'assessore allo Sviluppo economico e lavoro di Modena Stefano Prampolini; il sindaco di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, Raffaele Russo; il sindaco di Pratola Serra Antonio Aufiero; l'assessore ai Lavori Pubblici di Termoli, in provincia di Campobasso Vincenzo Sabella; l'assessore al Lavoro-Commercio-Industria di Torino Domenico Mangone e il sindaco di Verrone, in provincia di Biella, Cinzia Bossi. Era, inoltre, presente Danilo Moriero dell’Anci (Associazione italiana dei Comuni italiani).
