NAPOLI – SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro Studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo) presenta il nuovo numero della rivista Dossier Unione Europea, dedicato alle grandi sfide dell’economia europea, italiana e del Mezzogiorno. Un fascicolo ricco di riflessioni , spunti e testimonianze sulle scelte economiche che il nostro Paese deve compiere per superare la crisi e tornare ad essere competitivo.
Il periodico – che ha cadenza semestrale – dopo un’attenta analisi sull’attuale contesto europeo compiuta dalla Sioi (Società Italiana per l’organizzazione internazionale) offre numerosi contributi sui settori strategici per l’Italia in generale e per il Sud, tra i quali la portualità e la logistica, l’automotive, l’aerospazio e le energie rinnovabili. Un approfondimento particolare è dedicato, poi, alla Germania, nazione leader nelle decisioni di politica economica europea, ma anche nostro competitor sui mercati esteri.
Tra le interviste contenute nel dossier, una è realizzata con il console generale di Germania a Napoli, che ha illustrato le strategie future del suo Paese e l’evolvere delle relazioni internazionali Germania-Italia. Per il mondo delle imprese, la rivista contiene la testimonianza del presidente di Immochan e membro del comitato esecutivo del gruppo internazionale della grande distribuzione Auchan sulla competitività e le strategie per uscire dalla crisi.
Per quanto riguarda gli investimenti, il fascicolo riporta un’intervista al Principal Advisor dell’Epec che ha analizzato l’utilizzo in Europa dello strumento del partenariato pubblico privato, utile per comprendere come questa tecnica possa contribuire a risolvere la carenza di fondi pubblici per la realizzazione delle opere con l’intervento del privato.
“Dossier Unione Europea – spiega Massimo Deandreis Direttore Generale di SRM e responsabile della rivista – vuole offrire ai suoi lettori una visione complessiva delle sfide che il nostro Paese deve affrontare. L’economia in Europa ha ormai una dimensione di elevata interdipendenza reciproca, e una macro regione come il Mezzogiorno, che ha problemi e difficoltà specifiche, non deve essere più considerata in una logica solo locale, bensì calata nella dimensione delle politiche europee”.
