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    03/07/2024

Marcegaglia: In Irpinia grandi opportunità per lo sviluppo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_marcegaglia.jpgAVELLINO – «In Irpinia c’è un patrimonio imprenditoriale di grande valore. Questo è un territorio dove ci sono immense opportunità di sviluppo». È ottimista Emma Marcegaglia, presidente nazionale di Confindustria, intervenuta all’assemblea degli imprenditori irpini, presso la sala «Umberto Agnelli» della sede provinciale degli industriali. I lavori sono stati introdotti da Sabino Basso, presidente di Confindustria Avellino, il quale ha illustrato la condizione delle imprese dell’intera provincia.

La numero uno degli industriali in un breve ma denso e dettagliato intervento ha descritto la situazione delle economie globali e locali.

Crisi economica –  «Il mondo economico rispetto al 2008 sta ricominciando a crescere. Gli Stati Uniti, nonostante abbiano perso la loro centralità, si stanno riappropriando del ruolo giuda dell’economia globale. I cosiddetti paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) hanno subìto un significativo rallentamento lo scorso anno, ora crescono con rinnovato vigore». Ciò fa ben sperare per l’intera economia globale.

Situazione europea – «Il Vecchio continente cresce di meno rispetto al resto del mondo. L’anomalia tedesca può essere il traino dell’intera Europa. La Germania, infatti, e i paesi del Nord Europa, anche durante la crisi economica, hanno fatto registrare tassi di crescita incoraggianti, seppur minimi. È il Sud del continente che continua a soffrire: la crisi dell’Eurodebito, dalla Grecia in poi, ha condizionato i mercati di questi Stati. Oggi le varie operazioni della Banca Centrale Europea, il rafforzamento del Fondo «salva-Stati», sono segnali importanti dai quali ripartire».

L’Italia – «Nel nostro Paese lo spread è calato notevolmente, dopo l’insediamento del nuovo esecutivo. Ma l’Italia s’appresta a vivere un altro anno in recessione».

Il Mezzogiorno – «È chiaro a tutti che il nostro Paese più continuare a crescere solo se riparte il Sud. Le enormi differenze tra centro-nord e sud Italia (Pil procapite, tasso di povertà, etc.) sono indicatori di una condizione che deve mutare in fretta. Inoltre nel Mezzogiorno va rafforzata la lotta alla criminalità, che mina alla fondamenta lo sviluppo economico e sociale del territorio. È finita l’era dei finanziamenti a pioggia, ora c’è bisogno di spendere bene i fondi strutturali, in modo che non si disperdano. Una quota dovrebbe essere indirizzata al credito d’imposta per le imprese».

La riforma del mercato del lavoro – Sulla flessibilità in entrata la ricetta della Marcegaglia prevede una ostinata «lotta contro la cattiva flessibilità, contratti atipici, partite Iva, etc., favorendo invece quella buona, che sinora ha permesso al paese di rialzarsi». Per quanto concerne la flessibilità in uscita e quindi in particolare la riforma dell’articolo 18, la presidente è stata chiara: «L’articolo 18 deve assolutamente essere salvaguardato per tutti quei casi di licenziamento discriminatorio. Mentre nelle restanti situazioni Confindustria chiede che il reintegro sia sostituito da un indennizzo». Infine sugli ammortizzatori sociali: «Bisogna estendere le tutele a tutti i lavoratori che oggi non le hanno. Per fare questo è necessario stanziare maggiori fondi pubblici».

A margine dell’assemblea la leader degli industriali ha ricevuto una delegazione degli operai della Irisbus di Flumeri, l’impegno preso dalla Marcegaglia è stato quello di porre all’attenzione del ministro Passera la vertenza dello stabilimento della Baronia.

 

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