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    22/07/2024

Lavoro, un tavolo di confronto nazionale sulla vertenza dell’Astec

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L'Fma di Pratola SerraNAPOLI – Chiesta l’attivazione di un tavolo di confronto nazionale, che passi anche attraverso un’iniziativa della prefettura di Avellino, sulla vertenza dei 90 lavoratori dell’Astec che operano all’interno della Fma di Pratola Serra nelle attività di manutenzione, presettaggio e galleria tecnica.

Della vicenda si è occupata oggi a Napoli la III commissione consiliare regionale - Attività produttive, programmazione, industria, commercio, turismo e lavoro – che ha incontrato una delegazione di lavoratori e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

“È curiosa – ha dichiarato il consigliere del Pd Antonio Marciano – la dinamica con cui Fiat, il 14 aprile scorso, ha deciso di interrompere il rapporto con questi lavoratori non procedendo all’internalizzazione e rinunciando a portare queste competenze, direttamente, dentro Fma, per salvaguardare maestranze, posti di lavoro e livelli occupazionali. La vertenza dei lavoratori AsTec, anche insieme a tutte quelle dell’indotto Fiat campano, fissa il punto su quello che è il rapporto tra il gruppo del Lingotto ed il mercato italiano: tra Fiat e sistema Italia”.

“Quella dell’AsTec – ha, poi, sottolineato Rosetta D’Amelio, consigliere regionale del Pd – con l’alibi della situazione debitoria dell’azienda utilizzato dalla Fiat, è una vertenza quasi kafkiana. In tutti i modi occorre mantenere alta l’attenzione. C’è bisogno che la luce su questa vertenza resti accesa nella situazione drammatica che sta vivendo l’apparato produttivo in Italia meridionale e in provincia di Avellino. Con la Fiat, dopo la chiusura della Irisbus in Valle Ufita e gli interrogativi sulla Fma di Pratola Serra, non vorremmo doverci trovare di fronte ad un devastante processo di smobilitazione”.

Sulla questione è intervenuto con una nota Generoso Bruno (Pd): “La convocazione dei lavoratori AsTec - su iniziativa di Antonio Marciano e Rosa D’Amelio - in audizione presso la terza commissione regionale alle attività produttive, è un primo impegno mantenuto con i lavoratori dopo l’incontro di Napoli svolto a margine della Conferenza nazionale per il Lavoro promossa dal Partito democratico. La vertenza AsTec è lo specchio del progressivo logoramento del rapporto tra Fiat e Paese. In questa fase, a pagare lo scotto della crisi, oltre alle aziende dell’indotto restano, per prime, quelle società che come l’AsTec, all’interno degli stabilimenti Fiat, svolgono mansioni di servizio. Il mancato ”insourcing“ dei circa novanta lavoratori AsTec è, quindi, un grave segnale d’allarme. La condizione debitoria, prima, stranamente, tollerata dalla Fiat ha finito con il divenire il pretesto per dare il benservito ad 86 lavoratori che da oltre dieci anni, per Fiat, in Fma sono stati parte integrante e non sostituibile nei processi di produzione dello stabilimento di Pratola Serra. Quello di oggi è stato il primo passo per poter garantire a questa vertenza l’attenzione che merita all’interno dell’attuale partita sull’automotive in Irpinia ed in Campania”.

 

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