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    03/07/2024

Nel centro storico di Frigento l’accoglienza degli studenti ucraini

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Irpinia12_frigento_scuol.jpgFRIGENTO – In un’Europa sconvolta dal conflitto russo-ucraino, scoppiato in un momento in cui, invece, la lunga guerra sanitaria contro il Covid sembrava prendere una nuova (e miglior) piega, si moltiplicano le iniziative di supporto che in tutta la Penisola offrono solidarietà alla popolazione che “ha trovato l’invasor” (come ha sottolineato il presidente Mattarella ad Acerra, in occasione della recente Festa della Liberazione).

Anche l’Irpinia si fa promotrice di progetti in aiuto delle decine di migliaia di persone che nel nostro Paese cercano rifugio: lo si fa con raccolte di beni di prima necessità e comitati destinati all'accoglienza.

Stavolta ci piace raccontare ciò che avviene nel piccolo Comune irpino di Frigento. Qui il plesso d’istruzione superiore di Grottaminarda ha avviato il percorso di progettazione ed implementazione dell’accoglienza scolastica per gli alunni profughi dall’Ucraina. Nella giornata del 30 aprile, durante la prima edizione della giornata dell’accoglienza “Oltre i Limiti di Frigento”, gli alunni della classe 2B del liceo linguistico accompagneranno gli studenti ucraini alla scoperta del centro storico.

Frigento è sì un piccolo Comune, ma con una storia sincera e simpatica da raccontare attraverso i tanti luoghi tipici. L’uscita didattico-turistica promossa da docenti e studenti del dipartimento linguistico racconta della crescente consapevolezza che “accoglienza ed inclusione costituiscono il paradigma attraverso il quale si articolano gli interventi didattici e l'opera educativa quotidiana”, spiega il preside Attilio Lieto. I ragazzi mostrano ancora una volta come, in un mondo interconnesso come il nostro, sia necessaria la distruzione dei “confini” che troppo spesso vengono costruiti tra culture diverse e Paesi diversi, con un’apertura alle tradizioni e alle realtà che appaiono distanti, ma sono in realtà tanto vicine. L’inizio della guerra in Ucraina ha provocato un’onda d’urto in tutti i cuori degli italiani che, dopo due anni di distanziamento, ora “abbracciano” il popolo ucraino. Quando a farlo, poi, sono ragazzi nei confronti di coetanei è ancora più bello. L'amicizia e la solidarietà sono beni che bambini e giovani percepiscono in maniera immediata, senza filtri. E quando la scuola riesce in questa missione, si eleva ancor di più come punto di riferimento.

 

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