VENTICANO – Il progetto In.Per.AgrICT promosso dal Gal Irpinia, a valere sulla Misura Regionale 19 “Sviluppo locale di tipo partecipativo”, troverà un secondo importante momento di condivisione e confronto con i territori, mercoledì 29 giugno, a partire dalle ore 10 presso l’oleificio F.A.M di Venticano.
Partendo dal lavoro di ricerca condotto con la supervisione del Prof. Roberto Parente, ordinario di Imprenditorialità e innovazione dell’Università di Salerno e del gruppo di lavoro dedicato al progetto e composto da Rosangela Feola, ricercatore in Economia e gestione delle imprese, Massimiliano Vesci, professore associato in Economia e gestione delle imprese, Antonio Botti, professore ordinario in Economia e gestione delle imprese, da Tecnologica con la collaborazione di OrticaLab, verranno approfondite le potenzialità che le nuove tecnologie digitali offrono alla integrazione delle filiere dell’agroalimentare, del turismo e delle attività creative e culturali.
Un’integrazione necessaria per esaltare e valorizzare le specificità del ricco patrimonio materiale ed immateriale dell’Irpinia, rappresentando così un fattore di rafforzamento delle realtà imprenditoriali locali e di attrazione di nuove iniziative economiche e imprenditoriali capaci di contrastare la crescente marginalizzazione delle aree interne.
Il progetto è funzionale alla creazione di una piattaforma digitale, sviluppata da Tecnologica, che farà da base per l’elaborazione di strategie di marketing. Il focus è su tre aziende pilota, MierVini, Oleificio F.A.M. e l’azienda agricola Fontana Madonna.
L’obiettivo prioritario è lo sviluppo e l’integrazione di queste filiere, vitivinicola, olivicolo - olearia, trasformazione e turismo, dunque quello di migliorare il posizionamento di queste realtà, per poi puntare alla diversificazione. La piattaforma, ormai in fase di ultimazione, è stata concepita come un sistema aperto, come un organismo vivo, totalmente calato nel contesto territoriale, storico e sociale, perché è l’unicità del contesto che determina l’unicità del prodotto. Ecco perché, conclusa la fase di analisi e di progettazione, s’impone la necessità del coinvolgimento del tessuto produttivo diffuso, degli attori pubblici, della parte più viva e dinamica del tessuto sociale nel quale ci muoviamo. Lo faremo attraverso un percorso a tre tappe, tre tavoli tematici a cui sarà affidata l’elaborazione di proposte che poi dovranno essere discusse e sistematizzate, nuove chiavi di lettura, che andranno ad alimentare la nostra trama per riconnettere gli elementi fondamentali di quell’unicità. Di seguito il programma del secondo tavolo.