SOLOFRA – Arginare la povertà educativa e creare le condizioni, attraverso la giusta sinergia tra operatori sociali, istituzioni e famiglie per migliorare la qualità della vita dei minori del Sud.
È questa la missioni del progetto "Cose mai fatte", finanziato dall’Unione europea (Next Generation EU- Pnrr M5C3 - Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo settore).
"Per avere cose mai avute, bisogna fare cose mai fatte!" è lo slogan scelto per l’iniziativa che agisce sulla crescita delle competenze, l'incremento dell'autostima e dell'autodeterminazione di 130 minori, dagli 11 ai 17 anni, residenti nei Comuni dell’ambito S6, che vivono situazioni di disagio o sono a rischio devianza.
La rete partenariale, che vede la società cooperativa irpina “L'Isola che c'è” onlus soggetto responsabile, è costituita dall’istituto comprensivo "R.Nicodemi", l’istituto comprensivo don Alfonso De Caro - Lancusi Fisciano, il Cnr Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, la società cooperativa sociale "Eudemonia" onlus, Essenia, Skills, Aps The Club 84Zero84 ed Exarco scs onlus.
Il progetto prevede l’avvio di mirate attività di supporto destinate a realtà che, spesso, soprattutto in contesti difficili, sono gravate da sentimenti di sfiducia e rassegnazione difficili da individuare e contrastare.
Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto “Cose mai fatte” è fondamentale un'azione di sistema territoriale che prevede la collaborazione delle istituzioni pubbliche con rappresentanti del terzo settore, ciascuno in base alle proprie esperienze e competenze. Un'alleanza strategica in grado di consentire un impatto concreto e sostenibile sul territorio di riferimento che incida sul livello di qualità della vita, non solo dei minori coinvolti, ma anche degli operatori sociali impegnati in prima linea.