MONTELLA – Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di Italo Calvino si svilupperà uno degli aspetti meno conosciuti, e tuttavia molto importante, della sua opera: il rapporto con il cinema, a partire dai film ispirati alla sua narrativa ma anche analizzando la sua attività di critico e giornalista cinematografico e la sua dimensione di spettatore, con letture e video.
In particolare, saranno sviluppati i seguenti temi:
- Il rapporto tra il cinema e la sua attività letteraria;
- La sua visione del cinema hollywoodiano, del Neorealismo, della Nouvelle Vague
- I reportage dal set di Riso amaro, il film di Giuseppe De Santis che coinvolse sia Calvino che Cesare Pavese
- I film tratti dai racconti di Calvino
I relatori
Vito Santoro
Critico letterario, dottore di Italianistica all’Università degli Studi di Bari, collaboratore del quotidiano “la Repubblica” e direttore della rivista “Narrazioni”, è autore della monografia Calvino e il cinema (Edizioni Quodlibet, 2011) e di numerose pubblicazioni, tra le quali Letteratura e tempi moderni. Il lungo dibattito negli anni Trenta (2005) e L’odore della vita. Studi su Goffredo Parise (2009).
Paolo Speranza
Insegnante, è iscritto all’Associazione degli Storici del Cinema, al Sindacato dei Critici Cinematografici e all’Ordine dei Giornalisti. Dirige “Cinemasud” e collabora a “Cinecritica”, “la Repubblica” e a riviste nazionali ed europee. È autore delle monografie Dante e il cinema (Gremese, 2021) e Riso amaro (2022), coautore del libro Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini (tradotto in Francia) e ha curato per le edizioni La Valle del Tempo il volume di autori vari Geografie pasoliniane (2022).