AVELLINO – L’emergenza criminalità ad Avellino, alla luce degli ultimi episodi verificatisi in città con atti intimidatori nei confronti dell’imprenditore Sergio Galluccio, colpi di pistola contro le auto dei familiari dell’ex consigliere comunale Damiano Genovese, del pestaggio, ultimo in ordine di tempo, nei confronti dell’assessore comunale alla Sicurezza Geppino Giacobbe, al centro del confronto svoltosi questo pomeriggio a Palazzo di giustizia ad Avellino tra il procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo ed i suoi collaboratori da una parte ed il pool della Dda di Napoli guidato dal procuratore capo Giovanni Melillo dall’altra.
Un confronto serrato che è risultato utile non solo per il fare il punto della situazione sulla scorta di quanto gli inquirenti hanno finora messo insieme nel corso delle indagini avviate subito dopo i fatti criminosi, ma soprattutto per impostare ed avviare un piano preciso di sicurezza che tuteli la città e l’intera comunità irpina dagli attacchi della criminalità. Una risposta, dunque, immediata da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine – e non poteva essere diversamente – cui fa da contraltare la pressoché totale indifferenza della politica cittadina la cui azione non va al di là di un ennesimo litigio sulla questione…commissioni consiliari.
Vedremo quale sarà la posizione del Consiglio comunale di Avellino sull’emergenza criminalità nella riunione fissata per lunedì prossimo dopo il rinvio di ieri causato da un’improvvisa emergenza idrica (cfr. articolo in politica).