AVELLINO – È davvero cosa buona – scrive in una nota Aldo D’Andrea, segretario di Fondazione Sudd – che sia approvata in via definitiva la costruzione della stazione ferroviaria “Hirpinia” dell'Alta capacità, in Grottaminarda, lungo l'asse Napoli-Bari. Finalmente, va detto e sottolineato, perché la marginalizzazione della nostra provincia, e con essa del suo capoluogo Avellino, era ormai diventata cosa evidente e tangibile. Da troppo tempo, ormai, la via ferroviaria era divenuta una sorta di chimera, malgrado le mai sopite aspirazioni e pressanti richieste che movimenti civici e spontanei, mai arrendevoli, hanno con tenacia insistentemente sollevato alla attenzione delle Istituzioni competenti.
Al governo nazionale e alla Regione Campania non deve perciò mancare il riconoscimento e il plauso, ma ciò dato, non bisogna sottacere che la città di Avellino e le zone contermini necessitano assolutamente del congiungimento ferroviario con la stazione di Grottaminarda. Le aziende produttrici che insistono tanto sull'area di Pianodardine e su quella della Valle Caudina quanto su quella del Baianese e del Solofrano, sopporterebbero costi maggiorati e tempi più elevati per la collocazione sul mercato dei loro prodotti, a causa del solo trasporto delle merci su gomma, come è oggi, in mancanza di questo collegamento. Che per la stazione ferroviaria di Avellino, e per il vecchio abbandonato tratto che la collega con Rocchetta possa ipotizzarsi anche un percorso di tipo “turistico”, è sicuramente da interpretare come lodevole idea, ma preminente appare che massimo impegno venga profuso per le opere necessarie a consolidare quel processo di industrializzazione iniziato alla fine degli anno '80 e ancora adesso incapace di autoalimentarsi per scarso vigore e dubbia robustezza.
È, perciò, interesse comune degli irpini tutti che ci sia impegno massimo a che queste opere possano realizzarsi in contemporanea con la costruzione della stazione Hirpinia e con l'attraversamento dei binari ferroviari sul territorio della provincia. Il Comune di Avellino e gli esponenti politici irpini hanno il dovere di impegnarsi per la realizzazione di un simile progetto perché Avellino e la cosiddetta Bassa Irpinia non abbiano a subire un distacco da una infrastruttura che sarà importantissima, determinante di per sé condizioni di sviluppo.