AVELLINO – Alle primarie del Partito democratico del 30 aprile, per la scelta del segretario, sostengo il Guardasigilli Andrea Orlando perché pensa a un Pd perno centrale di una coalizione di centrosinistra, che recuperi lo spirito dell'Ulivo, mentre Matteo Renzi, nonostante le recenti sconfitte elettorali, continua a coltivare l'idea di un partito a vocazione maggioritaria; Orlando spera di recuperare i compagni che hanno appena fondato Mdp, Renzi sotto sotto auspica le larghe intese; Orlando separa nettamente la figura del segretario da quella di presidente del Consiglio, Renzi è convintamente per il doppio ruolo; con Orlando è schierata una minoranza, con Renzi la maggioranza; Orlando, con ritardo, prende le distanze dalla Buona scuola e dal Jobs act, Renzi ostinatamente li difende.
Il programma di Orlando individua una serie di proposte che si sostanziano nel sostegno ai redditi più bassi; 2400 euro all'anno ad ogni figlio per aiutare le famiglie; un giusto compenso per i neo professionisti; pensioni minime a partire da 1500 euro mensili; rilancio degli investimenti pubblici; favorire l'assunzione di 2000.000 giovani nella pubblica amministrazione sbloccando il turn over; una legge elettorale con collegi uninominali e premio di governabilità che riavvicini eletti ed elettori, no ai capilista bloccati cari a Renzi, Berlusconi e Grillo.
P.S. Sosterrò Andrea Orlando, nonostante la spaccatura in Irpinia per la compilazione della lista a suo sostegno. È prevalsa la linea dei socialisti dell'on. Marco Di Lello, con l'avv. Gianfranco Iacobelli capolista, tutto ciò a discapito di una compagine di volti nuovi rappresentativa del territorio avanzata dal sottoscritto insieme a Franco Vittoria. Alla luce di quanto accaduto viene alla mente l'antica massima dell'ex ministro Rino Formica: "La politica è sangue e merda", sembra proprio che questa volta, presso la segreteria regionale del Pd a Napoli, sia prevalsa la seconda opzione.