AVELLINO – Qualche giorno fa nel tentativo di fare una tranquilla passeggiata in piazzetta San Ciro ci siamo ritrovati spettatori di un indegno spettacolo: davvero un pugno nell'occhio, infatti, vedere come la splendida agorà cittadina e le altrettanto splendide fontane centrali, inspiegabilmente spente e nella circostanza divenute marciapiedi occasionali, come testimoniato dalla foto a lato, abbiano dovuto prestarsi ad essere, causa un'assai improvvida scelta di altrettanto improvvidi amministratori, l'involontario ed inconsapevole scenario del mercatino organizzato dalla " Coldiretti", per la promozione e la valorizzazione di alcune tipicità irpine e campane.
Pur non discutendo la sicura e certificata genuinità dei prodotti offerti una domanda sorge spontanea: perché proprio di fronte alla bellissima chiesa, indiscutibile fulcro della piazza stessa?
Non ci vengano a dire che lo hanno fatto per "valorizzare la zona" perché, per far questo, sarebbe bastato restituire a cittadini, visitatori e residenti della piazza, il rassicurante, refrigerante ed illuminato zampillio delle fontane.
Ora basta! È finito il tempo degli sterili rimpalli di responsabilità, degli alibi, dei rimpasti e degli imperdonabili scivoloni cui chi governa la città ci ha ormai abituato da lungo tempo. Avellino ha bisogno di garanzia di certezza per il futuro e non di continuare ad essere indegnamente vilipesa dagli scricchiolii di un'azione amministrativa ormai sempre più votata all'improvvisazione.
Nella certezza che si rimedierà quanto prima alla grave leggerezza commessa, dettata forse, chissà, anche da un pizzico di fretta o di superficialità, consegnando al mercatino, una sede più consona ed adeguata, sentiamo di augurare buon lavoro. Intanto consigliamo al sindaco ed alla sua giunta la rilettura del nostro “occhio sulla città” del sei dicembre 2014: si potranno trovare contributi volti ad evitare di incorrere in "insidie nascoste" ed a garantire maggiore sicurezza per i cittadini.