AVELLINO – Se da un lato non possiamo che apprezzare l'impegno con cui la nostra amministrazione comunale sta tentando di cambiare il volto della città, dall'altro ci troviamo costretti, con rammarico, a dover constatare che fare una tranquilla passeggiata in città continua ad essere molto complicato. Gli amanti dello "struscio" e non solo, infatti, continuano ad essere costretti a districarsi tra deiezioni canine e vetri rotti. A chi attribuire la responsabilità di tutto questo?
Alla cattiva o totale assenza di manutenzione o pulizia certo ma anche, riteniamo, ad un alto tasso di inciviltà diffusa. Si intervenga, dunque, per evitare che per salvaguardare la nostra incolumità dovremo munirci di particolari abiti o scarpe, magari "chiodate", come peraltro già da noi teorizzato, con il nostro "occhio" del 16 novembre 2014.
Dove è finita l'ordinanza comunale che obbliga i padroni dei cani alla sgambatura degli "amici a quattro zampe", solo se muniti di sacchetto e paletta? O quella che obbliga gli esercenti a non vendere alcolici a minori o bevande in bottiglie di vetro? O ancora, quella che ne prescrive la vendita entro e non oltre le ventiquattro?
Si eviti perciò, di continuare a darci motivi per indignarci perché, in fondo, tutti i popoli che si vogliano definire civili hanno bisogno di darsi delle regole precise certo, ma c'é altrettanto bisogno di un'autorità credibile, capace di farle rispettare: multe ai padroni inadempienti e multe al Comune "inadempiente" per i cani randagi.
Noi, intanto, certi della sensibilità del sindaco e della sua giunta, su questo come su altri temi, auspichiamo una pronta inversione di tendenza che consenta di restituire Avellino agli avellinesi e per poter mostrare a quanti vorranno visitarla, per le ormai prossime vacanze pasquali, il vero, rinnovato volto della nostra città.
Perché, in fondo, è anche dalla cura e dal rispetto di questi dettagli che si giudica l’operato di un'amministrazione.