AVELLINO – Come ricorderete già nell'agosto scorso avemmo a sollecitare un intervento di riqualificazione su via Matteotti rilevando la particolare sproporzione tra l'ampiezza della strada e la straordinaria esiguità dei suoi marciapiedi e gli inevitabili disagi conseguenti: con l'occhio sulla città di questa settimana, invece, proviamo a spingerci un po' oltre e a guardare al suo prolungamento.
La proposta che sentiamo di avanzare infatti si focalizza sulle traverse che hanno nel loro fulcro il "Monumento ai caduti": trattandosi di due stradine già chiuse al traffico, perché non immaginare di interdirne anche la sosta, trasformando l'intera area in una piazzetta con giardino, sulla scorta di quanto già avvenuto con Piazzetta Perugini?
Una scelta in tal senso magari con una maggiore è più adeguata illuminazione, oltre a fare di tutta via Matteotti la logica prosecuzione del Corso e una naturale appendice del rinnovato e rivitalizzato Corso Europa, ormai indiscutibilmente altra "strada dello shopping" avellinese, potrebbe dare rinnovato vigore alle attività commerciali che pure già s'impegnano nel rivitalizzare la zona e potrebbe garantire una maggiore razionalizzazione di quegli spazi attraverso la scelta di funzionali arredi, perché no, concordati anche tra gli stessi esercenti, previa naturale autorizzazione degli enti di competenza.
L'occhio sulla città, nato anche, lo ripetiamo, come un antidoto all'assuefazione ed allo status quo, attende fiducioso certo che nel breve chi di dovere saprà e vorrà valutare e magari accogliere con profitto anche questa sua proposta.
Intanto, non possiamo che accogliere con soddisfazione la notizia secondo cui presto, grazie al definitivo sblocco dei fondi da parte della Regione, si potrà finalmente procedere al completamento di Piazza Libertà, del tunnel, della Bonatti e dare avvio all'agognato progetto di restyling di Corso Vittorio Emanuele. Con altrettanta sincera soddisfazione apprendiamo inoltre che Palazzo di Città si prepara ad ottenere dal governo nazionale fondi per una cifra pari a circa diciotto milioni di euro, destinati alla riqualificazione delle periferie.