AVELLINO – È bastato fare una passeggiata in città per constatare che quando c'è la cura si vede: il nostro pensiero va, in particolare, alla grande cura con la quale si sta procedendo alla manutenzione dei giardinetti di Piazza Kennedy. Accanto a questo, però, non possiamo che notare una generalizzata negligenza da parte degli operatori comunali, in numerose altre zone della città. Il recupero di spazi verdi potrà sì restituirci il volto di una città che cambia ma probabilmente, alla luce di tutto quanto appena affermato, il lavoro dei soli addetti non basta: bisogna che i cittadini recuperino il rispetto per il valore di ciò che ci è intorno e dunque ci appartiene.
Non possiamo più continuare solo ad ergerci a professionisti del diritto ma dilettanti del dovere. Per ritrovare la fierezza e l'orgoglio dell'essere comunità, occorre che tutti facciano la propria parte, per diventare professionisti nella tutela del bene comune. Come? Beh, si potrebbe iniziare col procedere ad interventi di "minuto mantenimento": ogni attività commerciale o condominio si impegni, in autonomia, a garantire manutenzione e cura di aiuole o di ogni altra area verde " di pertinenza ".
Azioni semplici connesse ai luoghi che viviamo ed abitiamo che, al contempo, potranno consentire di non gravare troppo sulle già sofferenti casse comunali come di dimostrare amore e rispetto verso la città. In fondo è proprio la stima ed il riguardo prima di tutto verso le piccole cose, che ci può consentire di esportare, senza paure ed egoismi, il nostro volto più autentico, riservato e "domestico". Un esempio virtuoso in tal senso ci è offerto da una nota azienda di sanitari presente ad Avellino con un proprio show-room in viale Italia.
Vorremo augurarci, pertanto, che sulla scorta di quanto accade per Parco Kennedy, si possa procedere al recupero ed alla manutenzione di altri parchi ed aree verdi del capoluogo: Parco Palatucci, Parco Manganelli e parte di via Seminario - solo per citarne alcune - contando certo sulla fattiva collaborazione dei cittadini e, perché no, auspicando anche altre possibili iniziative individuali, come dimostrato dalla sopra citata azienda. Noi, per parte nostra, non possiamo che assicurare occhio vigile ed attento su questo che, come da prassi ormai consolidata, è tema assai caro a questa rubrica.
Intanto, stante le iniziative per il cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Totò, alle quali in vario modo sta partecipando anche l'Irpinia, sentiamo di avanzare una proposta: pensare di intitolare anche una piazza, una strada della nostra città al ricordo del "Principe della risata", potrà essere un'occasione non retorica per perpetuare in quanti l'attraverseranno la memoria del suo genuino quanto straordinario talento. Cultura speciale e diretta, tanto ineguagliabile perché derivante da un rapporto diretto e costante con la sua gente.
Certi della sensibilità del sindaco, della sua giunta o comunque di qualsiasi altra autorità competente attendiamo con la fiducia e l'ottimismo che ci contraddistingue.