AVELLINO – È proprio vero la politica è l’arte del possibile: c’è lo ha dimostrato una volta di più la gestione commissariale del capoluogo che, al netto di qualche difficoltà e di qualche sterile, pretestuosa e strumentale polemica d’occasione, a due settimane dalle elezioni amministrative, e dunque dalla scadenza del suo mandato, ha voluto offrirci un’ultima carezza verso la città futura. A integrazione di quello dello scorso sabato, infatti, il nostro sguardo rivolge la sua attenzione alla riqualificazione di via Piave e con essa alla rinascita della scuola media Dante Alighieri, in un tempo neanche troppo lontano, fiore all’occhiello dell’istruzione avellinese.
Il progetto è già realtà: tre anni e 12 milioni di euro per dar vita ad una moderna struttura in calcestruzzo, con basamento in acciaio riflettente e adeguata a tutti i criteri antisismici, totalmente autonoma dal punto di vista energetico grazie a particolari pannelli fotovoltaici. Un vero e proprio campus che ospiterà scuola dell’infanzia, elementare e media. Il progetto è concepito per offrire una struttura su tre livelli con auditorium e un’ampia palestra. Non mancherà neppure una piazza esterna con grandi spazi verdi dedicati al confronto, all’inclusione ad all’integrazione. Insomma, spiegano i progettisti : abbiamo regalato ad Avellino un civic center fornito anche di un impianto sportivo all’avanguardia, aperto alla fruizione anche dell’intera provincia. Secondo il crono programma stilato dalle parti interessate, in pochi mesi si aprirà il cantiere per il via ai lavori da svolgere in due anni e mezzo, in maniera da poter garantire la consegna totale dell’opera nei tempi concordati di tre anni.
È utile ricordare che la volontà alla riqualificazione di via Piave e, dunque, alla creazione del campus è venuta dall’amministrazione Foti e segnatamente dall’allora assessore ai Lavori pubblici Preziosi. Il tema, peraltro, è stato anche oggetto di più di un nostro sguardo. Non va nemmeno dimenticato, inoltre, che tale progetto è in gran parte finanziato dalla Regione Campania con fondi, peraltro, già a disposizione.
Intanto, apprendiamo con soddisfazione che la stessa Regione ha ammesso a finanziamento la progettazione legata alla “rigenerazione urbana” di via Tedesco e Borgo Ferrovia, anche in vista delle Universiadi che nel prossimo luglio interesseranno in parte il capoluogo. Un impegno di spesa di circa 10,1 milioni di euro, per riqualificare il “percorso” che da Corso Umberto raggiunge l’area antistante la stazione ferroviaria. Il progetto prevede, la realizzazione di un viale alberato per circa due chilometri, con l’introduzione di un particolare tipo di “pavimentazione intelligente” e l’utilizzo di sistemi di illuminazione innovativi. Non mancheranno aree verdi, alberature ed arredi urbani in armonia con l’ambiente circostante, percorsi pedonali e aree dedicate alla street art.
Insomma, il commissario ha provato a gettare le basi per una città nuova e forse migliore: vorremo, dunque che il dinamismo e l’attivismo dimostrati dalla gestione commissariale possano essere da monito per l’amministrazione comunale prossima ventura e, ai concittadini elettori, un invito ad un voto meditato e responsabile. In fondo, come già sottolineato la scorsa settimana, Avellino non ha bisogno di straordinarie rivoluzioni ma di “rivoluzioni dell’ordinario”.